Un caso politico in piena regola, che rischia di avere serie ripercussioni sulla maggioranza di governo. La vicenda delle commesse Anas somiglia sempre più a un terremoto che scuote la politica italiana e che oggi conosce un botta-e-risposta tra il M5S e la Lega, con reciproci scambi di accuse e veleni.

Commesse Anas, M5S alla Lega: “Non daremo tregua a Salvini”

Il Movimento 5 Stelle va all’attacco del governo e, in particolare, di Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, dicastero direttamente coinvolto nel caso delle commesse Anas, che ha portato all’arresto di Tommaso Verdini, figlio di Denis, ex parlamentare di Forza Italia.

Un’inchiesta che, partita addirittura nel 2017, ha fatto emergere un sistema di corruzione e favoreggiamento di alcune imprese negli appalti pubblici indetti dalla società statale che si occupa di infrastrutture stradali. In cambio, le aziende garantivano, attraverso il loro peso politico, la riconferma di quei dirigenti Anas o il ricollocamento in altre società.

Valentina D’Orso e Ada Lopreiato, capogruppo dei Cinquestelle rispettivamente nelle commissioni Giustizia della Camera e del Senato, hanno rilasciato una nota ribadendo la necessità che Salvini riferisca urgentemente sulla situazione, e criticando un suo eventuale rifiuto a fornire spiegazioni al Parlamento.

“Veramente il ministro delle Infrastrutture non vuole riferire alle Camere su una gravissima inchiesta che riguarda l’Anas? Sarebbe una reazione inaccettabile e il Movimento 5 Stelle non intende dargli tregua, il suo ruolo istituzionale glielo impone”.

Allo stesso modo, le due parlamentari pentastellate tirano in ballo la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, accusata di tacere di fronte a questioni che la mettono in difficoltà.

“L’inchiesta Anas-Verdini è di enorme gravità, oggi sono emersi anche i legami tra un socio di Tommaso Verdini e il figlio di Massimo Carminati: Meloni e Salvini devono immediatamente prendere posizione di fronte agli italiani e rispondere alla richiesta di informativa urgente avanzata dalle opposizioni”.

La risposta della Lega: “Dovrebbero riferire Toninelli e Giovannini che hanno nominato il presidente di Anas”

Non si è fatta attendere la replica del Carroccio, tramite una dichiarazione di Igor Iezzi, deputato e capogruppo della Lega in commissione Affari costituzionali.

Iezzi ha rispedito al mittente la richiesta, chiamando in causa l’esponente Cinquestelle Danilo Toninelli ed Enrico Giovannini, titolari del dicastero delle Infrastrutture rispettivamente nel primo governo Conte e nel governo Draghi.

“Le opposizioni dovrebbero chiedere a Toninelli e Giovannini di riferire in Aula, dato che il presidente Anas è stato nominato dai governi di cui facevano parte. Cosa c’entra Salvini?”

Iezzi conclude battendo su un tasto tipico del centrodestra: la politicizzazione delle inchieste giudiziarie. Dal suo punto di vista, per lo stato attuale dell’inchiesta non c’è nulla su cui Salvini debba riferire.

“Ormai si fanno comunicazioni in Aula ad ogni battito di ciglia di una procura. Su cosa dovrebbe venire a riferire Salvini? Non si può politicizzare qualsiasi inchiesta al primo articolo di giornale che esce”.