Cos’è il Debate? Questa tecnica di apprendimento oggi molto diffusa nelle scuole europee ha radici antichissime e legate alla storia italiana.
Si tratta infatti di una metodologia che stimolerebbe la creazione di nuove idee grazie al confronto costruttivo con un altro soggetto.
L’approccio didattico può quindi essere esteso a qualsiasi grado di istruzione persino a quello elementare. Quando l’alunno è ancora in giovanissima età il Debate si trasforma in una sorta di gioco e quindi l’individuo appare più propenso a seguire le regole del metodo e a concentrarsi mentalmente.
Cos’è il Debate: come funziona
A differenza di altre tecniche di esposizione di un concetto o di uno specifico argomento, il Debate si caratterizza da un confronto con un interlocutore.
A livello scolastico il metodo si articola con una sorta di discussione a squadra. Generalmente si assegna ad un gruppo di tre scolari il dover sostenere le giuste cause di uno specifico argomento.
Toccherà poi ad un’altra squadra, composta sempre da tre alunni, dare parola al contraddittorio ed evidenziare così gli aspetti negativi di quello stesso concetto. Lo spirito battagliero sollecita la creatività mentale a tal punto che ognuna delle due squadre fornirà tanti più elementi possibili a sostegno della propria posizione.
Il Debate quindi non è un’orazione libera ma segue regole ben stabilite. Se applicato come metodo didattico può comunque essere sufficientemente flessibile e adattabile al singolo contesto. Tuttavia la caratteristica di confronto appare inevitabile per la riuscita della tecnica.
La competizione dovrà essere moderata dall’insegnante, ma la sua vittoria non sarà mai lo scopo ultimo del progetto. Il Debate infatti tende a stimolare la capacità verbale ed argomentativa di un singolo individuo circa la possibilità di sostenere un determinato concetto. Come conseguenza il soggetto è sollecitato ad una maggiore concentrazione e inventiva.
Rispetto ad una esposizione libera, la posizione contrastante dell’interlocutore porta ad una miglior difesa della propria idea. Anche il resto della classe che assiste al dibattito sarà maggiormente interessata perche potrà propendere verso una delle due posizioni. S
i genera perciò un meccanismo psicologico di sostegno e partecipazione maggiore rispetto ad esempio ad una lezione frontale.
Le fasi del metodo
In ambito didattico, il docente compone due squadre di alunni, ognuna composta da sei componenti. Tra i sei scolari si sceglieranno tre relatori, che avranno rispettivamente il ruolo di capitano della squadra, primo oratore e secondo oratore, mentre i restanti tre saranno ricercatori.
A controllare in maniera imparziale il rispetto del regolamento ci saranno tre giudici, scelti sempre all’interno della classe, oltre un cronometrista che valuterà la durata di ogni intervento.
Il tempo infatti è un fattore importantissimo del metodo. Ogni relatore deve sostenere la propria tesi per minimo 2 minuti e massimo 3 minuti. Se si termina il proprio discorso in anticipo o con un eccedenza di oltre 15 secondi la squadra incappa in una penalità.
A questo punto si assegna uno specifico argomento, attribuendo ad una squadra il compito di sostenere i suoi vantaggi mentre al secondo gruppo quello di evidenziare le lacune.
Durante la discussione, i tre ricercatori di ogni squadra hanno il dovere di approfondire l’argomento e fornire dettagli utili all’esposizione dei singoli oratori.
Il cronometrista ha anche il compito di segnalare ad ogni intervento quando il tempo sta per terminare in modo che l’alunno abbia modo di concludere il proprio intervento.
Cos’è il Debate: il successo didattico
Le argomentazioni a sostegno della propria posizione devono sempre avere basamento reale e mai interpretazioni soggettive o senza essere supportate da fonti attendibili.
A tal proposito risulta utile seguire il cosiddetto metodo “ARE”, acronimo che indica le tre fasi dell’esposizione: affermazione, ragionamento e evidenza.
I giudici dovranno tenere conto non tanto di chi abbia ragione nella disputa ma chi delle due squadre abbia saputo argomentare meglio, approfondire il concetto e fornire elementi convincenti al sostegno della propria tesi.
Il successo di questa tecnica didattica infatti risiede nell’imparare a strutturare un discorso logico e affrontare un’orazione davanti ad un pubblico, oltre a sviluppare idee alternative e persuasive per difendere la propria posizione.
Per questo motivo un recente studio ha indicato come l’utilizzo del Debate nelle scuole statunitensi abbia incrementato del 25% le performance di apprendimento degli studenti.