Se nella prossima estate, cioè nel 2024 ci saranno le Olimpiadi di Parigi, nel 2026 torneranno in Italia quelle invernali. Più precisamente, come si sa, si svolgeranno a Milano e Cortina. In questi mesi, però, ovviamente hanno tenuto banco diversi temi: dalla costruzione del villaggio olimpico fino alla pista da bob che è stata una vera e propria telenovela. Non era chiaro, infatti, se dovesse essere rifatta da zero, se dovesse essere sistemata o meno. Alla fine, comunque, il CIO ha detto di preferire che ne venga usata una già esistente. Il governo italiano, poi, non vuole che venga utilizzata una pista all’estero, per questo sta cercando di trovare la miglior soluzione possibile in Italia. A proposito di questo tema, quindi, e del villaggio olimpico di Milano-Cortina, hanno parlato il sindaco Beppe Sala e il Ministro dello sport Andrea Abodi a margine del sopralluogo allo Scalo Romano.

Milano-Cortina, la situazione dei lavori

Insieme al sindaco Beppe Sala e al ministro dello sport, Andrea Abodi, erano presenti al sopralluogo anche il presidente della regione Attilio Fontana, l’assessora milanese allo sport Martina Riva e l’assessore regionale alla montagna Massimo Sertori. Il tema base è se i lavori sono a buon punto e soprattutto se sono nei tempi stabiliti, cioè ovviamente qualche mese prima dell’inizio delle Olimpiadi (6 febbraio 2026). Oltre allo Scalo Romano, dove ci sarà il villaggio olimpico, ci sono ovviamente altri cantieri. Uno è Rho-Fiera dove ci saranno due capannoni per le gare di pattinaggio veloce. Sostituirà la pista che doveva inizialmente essere realizzata a Baselga di Piné, in Trentino Alto-Adige. C’è poi il tema hockey maschile. Sono terminate le opere di fondamenta del PalaItalia, a Santa Giulia, ma i lavori procedono più a rilento. Questo, peraltro, potrebbe autoescludere USA e Canada. Il motivo è che queste due nazioni programmano con largo anticipo le partecipazioni alle gare di hockey nel mondo. L’altro poi tema fondamentale è ovviamente la pista da bob che andrà a ospitare anche le gare di skeleton e slittino. L’opzione Cortina d’Ampezzo, peraltro, inizialmente scartata, potrebbe essere ripresa in considerazione ma con uno abbassamento dei costi. L’altra alternativa rimane sempre il rifacimento dei lavori per quella di Cesana Torinese, usata già nel 2006 per le Olimpiadi invernali di Torino.

Milano-Cortina, le parole di Sala e Abodi

Nel sopralluogo fatto per il villaggio olimpico di Milano-Cortina, ha ovviamente parlato sia il sindaco Sala che il ministro dello sport Andrea Abodi.

Il ministro si è detto soddisfatto della situazione dei lavori nonostante si sia perso tanto tempo. Una frecciatina, però, era anche indirizzata al CIO che era scettico sui tempi di realizzazione:

“Essere al 90% dell’opera è un’iniezione di fiducia e la risposta migliore a tanto scetticismo. Secondo me ci sono i tempi, anche se non ne abbiamo troppo, quindi l’importante è non perderne altro, Forse due anni sulle infrastrutture sono stati persi. Milano ha fatto la scelta di collaborare con privati che stanno dimostrando tutto il loro valore e il senso proprio dell’impresa”.


Il sindaco Sala, poi, ha ribadito che la progressione dei lavori si nota e che si dovrebbe arrivare coi tempi giusti:

“Anche visivamente si nota una progressione straordinaria, e tecnicamente ci hanno spiegato che arriveremo coi tempi giusti”.