Manca poco all’ultimo dell’anno e la produzione e vendita di fuochi d’artificio, talvolta di natura illegale prosegue il suo corso incessantemente. Centocinquemila unità di materiale pirotecnico sono state sequestrate dalla Guardia di Finanza del comando di Milano e parallelamente sei tonnellate a Palermo, nel siracusano.

Capodanno 2023, maxi sequestro di fuochi d’artificio a Milano: cosa è successo

I fuochi d’artificio sono stati rinvenuti nell’hinterland milanese all’interno di molteplici abitazioni private. Un lavoro di indagine complesso, quello delle forze dell’ordine, che dopo aver setacciato a fondo pagine, pubblicazioni e numerosi gruppi di compravendita sui social network, si sono trovati davanti ad un maxisequestro di 105mila botti creati artigianalmente, senza alcuna cautela e smistati successivamente in tutte le regioni d’Italia.

Delle 43 persone coinvolte nel giro, 36 sono a piede libero e 7 ufficialmente arrestate.

Sei tonnellate di botti requisiti a Palermo

I finanzieri del gruppo delle Fiamme Gialle di Siracusa, hanno trovato bengala, fontane e batterie contenenti circa 670 kilogrammi di polvere pirica attiva di natura illegale in locali del centro di Avola, sprovvisti dei requisiti minimi di sicurezza previsti dalla legge. Avrebbero fruttato – se messi in commercio – più di 500.000 euro di entrate.

Un trentenne avolese è stato denunciato per commercio ed omessa denuncia di materiale esplodente, reperito all’interno del garage della propria abitazione.