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Guerra in Israele, a Gaza si continua a combattere, distrutto covo leader di Hamas

La guerra in Medioriente prosegue, con l’esercito di Israele deciso a non interrompere l’assedio ai miliziani di Hamas nella Striscia di Gaza. Le forze armate israeliane hanno comunicato di aver distrutto uno dei nascondigli di Yahya Sinwar, uno dei leader di Hamas, bersaglio da tempo dell’offensiva israeliana.

Si continua a combattere nella Striscia di Gaza, con il cessate il fuoco che sembra essere sempre più lontano.

Se l’esercito di Israele continua a stringere d’assedio Gaza, da parte loro i miliziani dichiarano che non rilasceranno altri ostaggi finché non si arriverà a un cessate il fuoco.

Intanto, gli Usa hanno approvato “con urgenza” la vendita a Israele di munizioni per un valore complessivo di 147,5 milioni di dollari.

Netanyahu: eliminati oltre 8 mila membri di Hamas

21.30

Le Idf, le Forze di difesa israeliane, hanno eliminato oltre ottomila terroristi di Hamas dallo scorso 7 ottobre, dopo l’attacco sferrato al contro Israele. Lo ha dichiarato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu nel corso di una conferenza stampa a sera del 30 dicembre 2023.

Netanyahu sugli ostaggi di Hamas: “C’è possibilità di uno spostamento”

20.50

Sulla liberazione dei 129 ostaggi trattenuti da Hamas a Gaza il premier di Israele vede la possibilità di uno spostamento.

Benyamin Netanyahu in conferenza stampa ha detto:

 “Non voglio creare aspettative. Hamas presenta una serie di ultimatum, mentre noi continuiamo ad esercitare su di loro una pressione militare ed anche a mantenere un atteggiamento calcolato nelle trattative. Se ci sarà la possibilità di un accordo, sarà realizzato”.

Netanyahu rinnova l’impegno alla lotta contro Hamas, Hezbollah e Iran

20.20

Da Israele il premier Netanyahu rinnova l’impegno nella lotta su vari fronti: a nord  contro gli Hezbollah del Libano e contro l’Iran.

Lo ha ribadito il premier durante la conferenza stampa settimanale. Netanyahu sottolinea la necessità di avere più tempo per vincere la guerra contro Hamas e per il ritorno a casa degli ostaggi.

“C’è un diverso conto alla rovescia a Gaza”, il polemico post di World Food Programme

20:07

“C’è un diverso conto alla rovescia a Gaza“. Riporta così il provocatorio post sull’account ufficiale di World Food Programme, avvertendo di un’imminente carestia nella Striscia.

“Stiamo correndo contro il tempo per evitare il collasso completo anche dei servizi più basilari e la fame di milioni di persone”, ha scritto l’agenzia delle Nazioni unite invocando poi il cessate il fuoco a lungo termine.

Conferenza stampa Netanyahu, Gantz e Gallant si rifiutano di partecipare

19:19

Alla conferenza stampa indetta per questa sera dal premier israeliano, Benjamin Netanyahu, non parteciperanno gli altri due componenti del gabinetto di guerra, il ministro della Difesa, Yoav Gallant, e il capo dell’opposizione, Benny Gantz. Ad annunciarlo è l’emittente pubblica israeliana Kann News.

Gantz, in particolare, ha detto che non ci sono aggiornamenti politici da comunicare.

Ambasciatore palestinese: “Cessate il genocidio”

18:36

L’ambasciatore palestinese nel Regno Unito, Husam Zomlot, ha salutato la decisione del Sudafrica di avviare una causa contro Israele presso la Corte internazionale di giustizia, accusando Israele di aver compiuto atti di “genocidio” nella Striscia di Gaza.

La giustizia deve essere servita e il genocidio deve cessare

Ha detto il diplomatico in un post su X. 

Proteste contro Netanyahu

18:18

Una folla si è riunita in Israele per protestare contro il premier Netanyahu.

Si terrà anche una manifestazione in solidarietà con le famiglie degli ostaggi tenuti da Hamas a Gaza nella piazza di fronte al Tel Aviv Museum.

Le proteste sono nate dopo che un soldato israeliano tenuto prigioniero a Gaza è stato ucciso in un raid aereo israeliano. Nell’operazione sono stati feriti alcuni sequestratori, secondo quanto affermato dal braccio armato del Fronte di Liberazione della Palestina.

In un discorso audio trasmesso dalla televisione Al Araby, un portavoce delle Brigate Abu Ali Mustafa ha affermato che il raid aereo ha avuto luogo dopo un tentativo fallito da parte dei commando israeliani di liberare il soldato.

Il portavoce non ha fornito dettagli sulla data in cui il soldato era stato fatto prigioniero, né sul luogo in cui era detenuto a Gaza.

Le forze di difesa israeliane annunciano la morte di altri 2 soldati. Il bilancio delle vittime a Gaza arriva a 170

17:50

Le forze di difesa israeliane hanno annunciato la morte di 3 soldati uccisi durante i combattimenti di terra a Gaza nel fine settimana, portando a 170 il bilancio delle truppe uccise dall’inizio dell’offensiva di terra contro Hamas.

Le vittime sono:

  • Maestro Sergente Constantine Sushko, 30 anni, del 7086esimo battaglione del Corpo di ingegneria da combattimento, di Tel Aviv.
  • Harel Ittah, 22 anni, comandante di una squadra dell’unità di ricognizione della Brigata Givati, di Netanya.
  • Sushko è stato ucciso nel centro di Gaza lo scorso fine settimana, durante una battaglia che ha ferito gravemente un altro riservista.

Le forze di difesa israeliane hanno colpito le cellule terroristiche e i siti di Hezbollah dopo gli attacchi missilistici dal Libano

17:28

Le forze di difesa israeliane hanno colpito con un aereo da caccia oggi tre cellule terroristiche nel sud del Libano, effettuato attacchi contro le infrastrutture di Hezbollah e bombardato aree nel sud del Libano con l’artiglieria.

L’IDF ha intercettato un “bersaglio aereo sospetto” entrato in precedenza nello spazio aereo israeliano dal Libano.

Hamas accusa gli Usa: “Biden complice dello sterminio di bambini e civili a Gaza”

15:21
Biden Hamas

Una nota ufficiale di Hamas afferma che il governo degli Stati Uniti, fornendo munizioni a israele, è complice diretto dello sterminio contro i bambini e i civili di Gaza.

I miliziani accusano il presidente Joe Biden di sostenere tutti i massacri e le violazioni commesse dalle forze israeliane, dagli omicidi fino alla distruzione di tutti gli aspetti della vita civile nella Striscia di Gaza.

Israele, esercito ha fatto irruzione nella base dell’Intelligence di Hamas

15:02

Le forze militari israeliane avrebbero fatto irruzione nella base dell’Intelligence di Hamas nella città di Khan Yunis, a sud di Gaza.

Lo smantellamento del quartier generale dei miliziani è il frutto delle operazioni senza sosta condotte da Israele nel sud della Striscia.

I soldati hanno riferito di aver trovato prezioso materiale di Intelligence nella base, oltre a un altro centro di comando della Jihad islamica palestinese.

Israele: pausa umanitaria di 4 ore dei combattimenti a Rafah

14:21
Rafah pausa combattimenti

L’esercito di Israele ha predisposto una pausa umanitaria di quattro ore per i combattimenti nell’area di Rafah.

Obiettivo della sospensione, secondo quanto riferito da un portavoce dei militari israeliani, è consentire alla popolazione di ricevere gli aiuti necessari.

L’annuncio segue le indicazioni date in precedenza agli abitanti di Khan Younis, città assediata da Israele, di rifugiarsi a Rafah, nei pressi del confine egiziano, attraverso un percorso predisposto dall’esercito.

Qatar, Hamas pronto ad accordo: 40-50 ostaggi per cessate il fuoco di 20-30 giorni

13:08

I mediatori del Qatar hanno recapitato un messaggio di Hamas al governo israeliano con la proposta di un accordo.

Secondo David Barnea, il capo del Mossad (il servizio segreto israeliano), la proposta prevedrebbe il rilascio di 40-50 ostaggi israeliani – tra cui donne e malati – in cambio di un cessate il fuoco prolungato, di circa 20-30 giorni.

Tuttavia, fonti israeliane non sembrano ottimiste sul buon esito della trattativa a partire da questi presupposti. Per alcuni si tratterebbe di un leggero progresso ma in una strada “ancora lunga“. Altri, più pessimisti, considerano scarse le possibilità di giungere a un accordo.

Ong, 10 miliziani filo-Iran uccisi da raid aerei Usa

12:57

L’Osservatorio siriano per i diritti umani riferisce di almeno dieci miliziani filo-Iran uccisi a seguito dei raid aerei compiuti sulla Siria orientale e attribuiti all’esercito statunitense.

Tre vittime sarebbero siriane, mentre ammontano a circa 30 i feriti.

L’offensiva ha riguardato alcuni obiettivi militari nell’area al confine con l’Iraq, ad Abu Kamal e nella provincia di Deir Ezzor.

Netanyahu: “Ecco i tre requisiti per la pace”

12:33
Netanyahu requisiti pace

In un articolo pubblicato sul ‘Wall Street Journal’, il primo ministro israeliano Benjamin Neatnyahu ha esposto quelle che, dal suo punto di vista, rappresentano le tre condizioni fondamentali per giungere alla “pace con i palestinesi a Gaza“.

I tre requisiti sono:

  • la distruzione di Hamas;
  • la smilitarizzazione di Gaza;
  • la deradicalizzazione della Striscia.

Una volta che Hamas sarà distrutto – spiega Netanyahu – Gaza sarà smilitarizzata e la società palestinese inizierà un processo di deradicalizzazione. A quel punto, Gaza potrà essere ricostruita e le prospettive di una pace più ampia in Medio Oriente diventeranno realtà“.

Il leader israeliano ha ribadito che la distruzione della milizia terroristica è sostenuta anche da Paesi occidentali come Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Germania e molti altri.

Tuttavia, per raggiungere questo obiettivo è necessario porre fine al suo dominio politico su Gaza. Per questo Netanyahu ritiene indispensabile un controllo di Israele sulla Striscia nel “prossimo futuro, ritenendo la smilitarizzazione da parte dell’Autorità palestinese “un sogno irrealizzabile”.

Hezbollah, quattro militanti uccisi dall’esercito di Israele

11:37
Hezbollah militanti uccisi

Hezbollah conferma la morte di quattro suoi militanti, uccisi nelle operazioni militari condotte da Israele. Si tratta di Hassan Moussawi, Haidar al-Mazawi, Rakan Seif e Abbas al-Ajami, tutti provenienti dalla valle della Beqa, 30 km ad est di Beirut.

I miliziani sciiti libanesi non hanno voluto fornire ulteriori dettagli circa le circostanze precise – ora e luogo – che hanno portato alla morte dei quattro.

Dallo scorso 7 ottobre, comunica Hezbollah tramite il quotidiano libanese ‘L’Orient – Le Jour’, sono morti 133 suoi militanti negli scontri avvenuti in Libano e in Siria.

Cisgiordania, 14 palestinesi arrestati dall’esercito di Israele

11:03

Un comunicato della ‘Palestinian Prisoner’s Society’ – associazione per i diritti dei prigionieri palestinesi – riporta l’arresto di almeno 14 palestinesi da parte dell’esercito israeliano nella Cisgiordania occupata.

Gli arresti sarebbero il risultato di una serie di incursioni delle forze armate di Israele avvenute la notte scorsa nel territorio, comprese le città di Nablus e Ramallah.

Il numero totale degli arresti compiuti da Israele nella zona a partire dallo scorso 7 ottobre ammonta ora a 4 mila 860 persone.

Oms: rischio malattie infettive a Gaza

10:21
Gaza Oms malattie

L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha espresso la sua preoccupazione per il rischio di diffusione di malattie infettive a Gaza. Lo riporta NBC News.

La ragione è da rintracciare nelle condizioni dei palestinesi, costretti a trovare rifugio in strutture spesso sovraffollate.

NY Times: “Israele non aveva un piano di risposta all’attacco di Hamas del 7 ottobre”

09:17

Un’inchiesta del ‘New York Times’ rivela che l’esercito israeliano non era pronto a rispondere a un attacco su larga scala come quello portato da Hamas il 7 ottobre scorso.

A rivelarlo sono alcuni funzionari e ufficiali israeliani, intervistati dal quotidiano statunitense. Amir Avivi, ex vice-capo della Divisione di Gaza, ha dichiarato che non esisteva un piano contro un possibile attacco a sorpresa poiché, secondo l’ex consigliere per la sicurezza nazionale Yaakov Amidror, “l’esercito non si prepara a cose che ritiene impossibili“.

Gli intervistati concordano nel descrivere l’impreparazione delle forze di difesa israeliane all’offensiva di Hamas, con risposte tardive e portate avanti da truppe mal equipaggiate e non coordinate.

In attesa di un’inchiesta ufficiale promessa dal governo israeliano, quella del ‘New York Times’ denuncia un esercito impreparato, “a corto di personale, fuori posizione e così mal organizzato che i soldati comunicavano in gruppi WhatsApp improvvisati“.

Israele: numerosi terroristi uccisi nelle “feroci battaglie” a Gaza delle ultime ore

08:29
Israele battaglie Gaza

In un nuovo bollettino rilasciato su Telegram, l’esercito di Israele ha comunicato di aver ucciso diversi terroristi di Hamas nelle operazioni a Gaza delle ultime ore.

Nell’arco di tre ore di feroci battaglie, le forze armate israeliane hanno individuato e neutralizzato alcune cellule terroristiche in varie aree della Striscia di Gaza, con il sostegno dell’aviazione che sta bombardando i rifugi dei terroristi e le loro infrastrutture.

Onu insiste: “Necessario aumento degli aiuti umanitari a Gaza”

08:01

Arriva da Martin Griffiths, vice segretario generale delle Nazioni Unite per gli Affari umanitari, un nuovo appello dell’Onu perché vengano intensificati gli aiuti alla popolazione “traumatizzata ed esausta” nella Striscia di Gaza.

Un’emergenza sempre più preoccupante, a fronte di un nuovo “esodo di massa” verso il valico di Rafah, tra l’Egitto e il sud della Striscia. Griffiths denuncia, infatti, come gli abitanti della Striscia siano costretti all’interno di una porzione di terra sempre più piccola, con evidenti ulteriori rischi per la loro sopravvivenza.

Hamas: no rilascio di ostaggi senza cessate il fuoco permanente

07:43

Osama Hamda, leader di Hamas, ha rilasciato alcune dichiarazioni all’emittente Al Jazeera, spiegando che un nuovo rilascio di ostaggi non è previsto finché non terminerà l’assedio israeliano su Gaza.

Hamda ha risposto così alle voci provenienti da Israele secondo cui i miliziani sarebbero pronti a tornare al tavolo dei negoziati spiegando che ciò non avverrà se non si discuterà di un cessate il fuoco permanente. “Abbiamo informato chiaramente tutti i mediatori – ha dichiarato Hamda – che la nostra priorità è fermare l’aggressione contro Gaza una volta per tutte“.

Dagli Usa vendita “con urgenza” di munizioni a Israele

07:12

Gli Stati Uniti hanno approvato “con urgenza” – cioè senza bisogno dell’approvazione da parte del Congresso – una nuova vendita di munizioni destinate all’esercito di Israele, per un valore complessivo di 147,5 milioni di dollari.

La decisione è stata motivata dal Segretario di Stato americano Antony Blinken in un comunicato stampa: “Esiste un’emergenza che richiede questa vendita immediata al governo israeliano“.