ISEE da rifare per il 2024 per rinnovare pensione, bonus, Assegno di inclusione, Supporto Formazione e Lavoro. L’INPS ricorda che in scadenza la dichiarazione ISEE valida fino al 31 dicembre 2023. Pertanto, viene consigliato ai cittadini che intendono richiedere l’accesso alle diverse prestazioni economiche e assistenziali di prepararsi alla richiesta del nuovo ISEE 2024.
È importante notare che il certificato ISEE ha validità fino al 31 dicembre dell’anno in cui è stato richiesto. Gli ex fruitori del reddito di cittadinanza o nuovi percettori dell’Assegno di Inclusione: per la certificazione ai fini ISEE 2023 viene considerata la situazione patrimoniale al 31 dicembre 2021.
ISEE da rifare nel 2024
Il contribuente, per ottenere la certificazione ISEE, deve compilare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU). Si tratta di un documento che contiene le informazioni di carattere anagrafico, reddituale e patrimoniale necessarie a fotografare la situazione economica del nucleo familiare.
L’INPS fa presente che la DSU può essere presentata in qualsiasi periodo dell’anno. Inoltre, l’indicatore ISEE elaborato nel 2024 ha validità fino al 31 dicembre 2024.
Dove richiedere l’ISEE
Il contribuente può presentare la DSU avvalendosi di varie modalità, tra cui:
- INPS – la DSU può essere compilata on line, direttamente dall’interessato, utilizzando il servizio dell’INPS.
- CAF – la DSU può essere compilata e trasmessa attraverso i CAF, che prestano assistenza gratuita ai cittadini sulla base di una convenzione stipulata con INPS;
- ISEE precompilato – la DSU precompilata, prevede la presenza di dati precompilati forniti dall’Agenzia delle Entrate e da INPS, cui vanno aggiunti quelli autodichiarati da parte del cittadino. Il servizio è disponibile in via sperimentale sul sito dell’INPS.
Il contribuente richiede l’ISEE in corso di validità per l’accesso a diverse agevolazioni, sussidi e prestazioni, tra cui:
- assegno di maternità;
- bonus bebè;
- bonus nido;
- riduzione del canone telefonico;
- riduzioni delle tasse universitarie
- sconti sulle tariffe per gli asili nido e refezione scolastica;
- case di riposo;
- assistenza domiciliare;
- gli affitti agevolati;
- Assegno di inclusione;
- Assegno unico universale;
- Supporto Formazione e Lavoro;
- esenzione per i ticket farmaceutici e molto altro.
Quali documenti?
Per calcolare l’indicatore ISEE è necessario presentare i seguenti documenti:
- redditi di tutto il nucleo familiare (Modello CUD, 730, UNICO);
- patrimonio immobiliare: rendite catastati immobili posseduti da tutto il nucleo (visure catastali);
- patrimonio mobiliare: saldo residuo di c/c bancari/postali, assicurazioni vita, BOT, CCT, etc. al 31/12 posseduti da tutto il nucleo;
- mutuo residuo al 31/12 pendente su qualsiasi immobile;
- certificato di invalidità (se pari o superiore al 66%);
- stato di famiglia;
- contratto affitto registrato per immobile di residenza;
- codici fiscali di tutto il nucleo familiare;
- permesso di soggiorno (per cittadini extracomunitari).
ISEE 2024 da rifare per l’Assegno universale
È la nuova misura economica, unica e stabile, che semplifica e sostituisce molte delle attuali agevolazioni per i figli a carico. È universale perché tutti ne hanno diritto, indipendentemente dalla condizione lavorativa (occupati e disoccupati) e senza limite massimo di reddito.
È possibile fare richiesta, per ogni figlio a carico, dal 7° mese di gravidanza fino ai 21 anni d’età. L’ISEE non è direttamente collegato all’assegno universale; tuttavia, la sua presenza permette di ricevere un importo più alto.
Quando serve l’ISEE per la pensione?
Molti pensionati presentano l’ISEE in corso di validità per poter fruire di prestazioni sociosanitarie, come ad esempio quelle necessarie alle persone con disabilità o non autosufficienti per ricevere assistenza domiciliare, incluse di natura residenziale.
Come riportato da money.it, queste prestazioni possono comprendere il ricovero presso istituti, residenze sociosanitarie assistenziali (Rsa), residenze sanitarie assistenziali (Rssa), residenze protette o l’ospitalità alberghiera. Quindi, la richiesta dell’ISEE è necessaria per tutti i pensionati che intendono accedere a particolari prestazioni socio-sanitarie.
Quale indicatore per l’Assegno di inclusione?
L’Assegno di Inclusione (ADI) in vigore dal 1° gennaio 2024, prevede la presenza di requisiti essenziali, inclusi quelli relativi all’indicatore ISEE.
Per accedere all’ADI, il nucleo familiare del richiedente deve soddisfare diversi requisiti economici, tra cui:
- un valore dell’ISEE, in corso di validità non superiore ad euro 9.360;
- un valore del reddito familiare* inferiore ad una soglia di euro 6.000 annui, moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza Adi;
ISEE 2024 da rifare per il Supporto per la Formazione e il Lavoro
Vengono ammessi al Supporto per la Formazione e il Lavoro gli ex fruitori del Reddito di cittadinanza con un’età compresa tra i 18 e i 59 anni, a patto che rientrino nelle diverse condizioni previste dalla norma, incuso un reddito certificato:
- ISEE familiare, in corso di validità, non superiore a 6.000 euro annui;
- valore del reddito familiare inferiore a una soglia di 6.000 euro annui, moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza ai fini ISEE.