La Legge sul Made in Italy è stata definitivamente approvata dal Senato e pubblicata in Gazzetta Ufficiale del 27 dicembre 2023. Il provvedimento contiene numerose disposizioni organiche per la valorizzazione, la tutale e la promozione del made in Italy.
Molto soddisfatto, il ministro Adolfo Urso per la nuova legge che va ad incentivare il sistema imprenditoriale e istituisce il Fondo Strategico Nazionale.
Vediamo quali sono tutti i provvedimenti e i punti su cui interviene la legge.
Il Ddl Made in Italy diventa legge
Dopo un lungo iter parlamentare, il Ddl del Made in Italy diventa finalmente legge, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 27 dicembre 2023. Al suo interno sono contenuti diversi provvedimenti volti alla tutela delle eccellenze italiane.
Ci sono diverse novità che vanno dall’istituzione di nuovi percorsi di istruzione, il famoso liceo del Made in Italy, agli incentivi sull’imprenditoria femminile; senza dimenticare il Fondo sovrano. Oltre al fondo, sono previste anche molte altre misure a favore delle imprese come:
- Sostegni a favore delle filiere legno-arredo, fibre tessili naturali, ceramica, nautica da diporto;
- Informazione del consumatore sulle fasi di produzione della pasta;
- Disposizioni in materia di pubblico approvvigionamento di forniture di qualità;
- Rifinanziamento dal 2024 del “Voucher 3i” per i servizi di consulenza in materia di brevettazione.
I provvedimenti spaziano in diversi ambiti per sostenere lo sviluppo delle produzioni nazionali di eccellenza, della promozione e tutela delle bellezze naturali e del patrimonio culturale. Un altro obiettivo del fondo è quello di valorizzare i mestieri e sostenere i giovani e l’imprenditoria femminile.
Viene istituita anche la Giornata nazionale del Made in Italy, da festeggiare il 15 aprile.
Come funziona il liceo del Made in Italy
Con la trasformazione in legge, è stato ufficialmente istituito il Liceo del made in Italy, che partirà dall’anno scolastico 2024/2025. Lo scopo del liceo è quello di ottenere le competenze necessarie per essere pronti ad operare nei settori produttivi a vocazione territoriale.
Ci sarà anche un ponte tra i diplomatici e le imprese nel mondo di lavoro: si tratta della Fondazione “Imprese e Competenze per il Made in Italy”.
Promozione di prodotti e marchi
Un altro provvedimento della legge riguarda l’istituzione dell’Esposizione nazionale permanente del Made in Italy. È prevista la registrazione del marchio per i luoghi della cultura e dei titoli di proprietà industriale, oltre che il rafforzamento dei domini internet registrati.
In modo particolare, viene prevista la possibilità di introdurre nell’ordinamento la definizione di “imprese culturali e creative”, la “certificazione di qualità a favore della ristorazione italiana” all’estero, e l’istituzione del fondo per la protezione nel mondo delle indicazioni geografiche italiane agricole, alimentari, del vino e delle bevande.
Tutte le misure sulla tutela del Made in Italy
La legge dà il via libera al contrassegno ufficiale di origine italiana delle merci, il Made in Italy, per promuovere le proprietà intellettuali e commerciali dei beni. In che modo? Attraverso:
- Tracciabilità dei prodotti;
- L’istituzione di un catalogo nazionale secondo i requisiti EBSI;
- Ricognizione dei prodotti industriali e artigianali tipici di una zona geografica;
- Finanziamenti per le consulenze sull’avvio di attività nel metaverso.
Cosa prevede la lotta alla contraffazione
Trova spazio anche la lotta alla contraffazione. Viene modificato il sistema sanzionatorio e il codice di procedura penale per gli aspetti legati alla tutela del Made in Italy.
In sostanza, aumentano le sanzioni pecuniarie per gli illeciti di acquisto e per l’introduzione di prodotti contraffatti.
Inoltre, viene introdotta anche la specializzazione degli Uffici, con concentrazione distrettuale e formazione specifica e specialistica dei magistrati per il contrasto ai reati di contraffazione.