Si è concluso da pochi minuti l’incontro governo-sindacati a Palazzo Chigi sulle sorti dell’Ex-Ilva. L’appuntamento di oggi, 29 dicembre 2023, ha dato l’ennesima fumata nera, dopo l’inconcludente riunione dello scorso 20 dicembre. I sindacati protestano, mentre il governo temporeggia.
Ex-Ilva, nulla di fatto all’incontro governo-sindacati
Quella di oggi doveva essere la decisione definitiva sulle sorti dell’Ex-Ilva, dopo il mancato accordo del 20 dicembre. Ma ancora oggi nessuna presa di posizione del governo all’incontro con i sindacati di oggi, 29 dicembre 2023. Un nulla di fatto che vede stringersi sempre di più il tempo per la più grande industria siderurgica italiana. Un nuovo incontro a Palazzo Chigi è previsto per il prossimo 9 gennaio 2024.
Siamo a un passo dallo scontro. Abbiamo chiesto al governo in due incontri di assumere una posizione chiara: una assunzione di responsabilità e quindi la salita in maggioranza. Oggi ci sono state proposte altre due soluzioni che non vanno nella direzione auspicata dai lavoratori e dal sindacato. Quindi il governo si sta assumendo una responsabilità e deve sapere che nell’incontro prossimo, il 9 o 10 gennaio, o ci sarà un elemento di condivisione o sceglieremo le strade per far valere le nostre ragioni verso l’azienda
Ha detto De Palma (Fiom) a margine dell’incontro e aggiunge:
Di questo discuteremo con le altre organizzazioni sindacali e con le lavoratrici e i lavoratori. Perché è a rischio la salute, l’ambiente, la sicurezza e il futuro dell’industria siderurgica del Paese. Siamo l’unico paese che non riesce a costruire una vera transizione perché è ostaggio ancora oggi di di una multinazionale e del suo Ad. Bisogna rompere questa situazione ed evitare l’amministrazione straordinaria che metterebbe in serio pericolo le garanzie occupazionali
Purtroppo, la situazione delle Acciaierie Italia è ancora gravissima e non ci sono buone notizie per le migliaia di lavoratori e famiglie che attendevano con ansia la decisione di oggi.