Capodanno con il “botto” per le obbligazioni: i prezzi dei titoli obbligazionari corrono ed i rendimenti calano.
I preparativi per festeggiare Capodanno sono oramai vicini e anche gli obbligazionisti potranno festeggiare. Siamo alla fine del 2023 ed il prezzo delle obbligazioni è in rialzo: dopo mesi di valori negativi, la quotazione delle obbligazioni torna a correre. Si tratta di un segnale di anticipo per l’anno 2024?
Scopriamo in questa guida quali sono le sorprese che ci sta riservando questa fine dell’anno 2023 sul fronte delle obbligazioni.
Capodanno con il “botto” per le obbligazioni
Il prezzo delle obbligazioni sta correndo e a rivelarlo è l’indice globale del mercato obbligazionario dell’ICE BofA, che ha registrato un incremento di circa sette punti percentuali negli ultimi sessanta giorni. I prezzi dei titoli obbligazionari corre, mentre il rendimento è in calo: ciò consente di fare delle ottime previsioni per l’anno 2024.
Il rendimento dei titoli statali americani a 10 anni è sceso di 50 punti base a dicembre. Il rendimento dei titoli obbligazionari italiani di durata decennale scenderà di oltre 75 punti base a dicembre.
Si tratta del calo mensile più profondo dalla crisi del debito nell’Eurozona negli ultimi dieci anni. Lo spread dei rendimenti dei bond spazzatura rispetto ai tassi free risk in Europa e negli USA è sceso al livello più basso dal secondo trimestre dello scorso anno.
Negli ultimi due mesi abbiamo assistito ad un incremento dei prezzi dei titoli obbligazionari, ma non tutti gli investitori sono convinti che l’aumento del prezzo dei bond durerà a lungo.
Le banche centrali taglieranno i tassi e le obbligazioni corrono
BCE e FED hanno lasciato inalterati i tassi di interesse, ma ben presto a partire dalla primavera 2024 si registrerà un taglio dei tassi di interesse.
Il tasso di inflazione è rallentato più del previsto e l’aspettativa attesa è quella di vedere le rate dei mutui del tutto inalterate per l’anno 2024.
Quali sono le opportunità offerte dai bond a breve termine?
Gli investitori possono prepararsi ad affrontare le eventuali sorprese puntando sui titoli obbligazionari short term, anche se il buon consiglio è quello di diversificare il portafoglio degli investimenti.
Gli esperti prevedono che i tassi di interesse rimangano intorno al 5% nel medio lungo termine dopo una fase in cui erano pari a zero.
I rendimenti dei titoli obbligazionari sono aumentati e hanno anticipato l’incremento dei tassi di interesse. Le obbligazioni ad alto rendimento e quelle più rischiose sono passate dal 4% all’8%.
L’instabilità dello scenario macroeconomico causata dal continuo incremento dei tassi di interesse ha reso difficile il contesto per le obbligazioni societarie e per i bond high yield.