Un campione tutto italiano, un atleta incredibile, uno di quelli con il futuro segnato dal suo talento. Diego Nargiso è stato il più giovane tennista italiano ad aver disputato un Grande Slam e nel corso della sua carriera si è tolto soddisfazioni importanti. La racchetta non l’ha mai posata e, dopo essersi ritirato dai tornei internazionali, ha deciso di iniziare il percorso da allenatore, raggiungendo anche in questo caso tanti traguardi. Uno che ama questo sport in maniera incondizionata. Per commentare il ritorno al tennis di Nadal, Nargiso è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Tennis, Nadal torna in campo: Nargiso a Tag24
Primo allenamento sul cemento australiano di Brisbane: Rafa Nadal è pronto a tornare in campo. Un campione stratosferico che ha scritto pagine indelebili di questo sport e che ora, dopo un lunghissimo stop, che lo ha tenuto lontano dai tornei per quasi un anno, è rientrato. Gli occhi, in Australia, sono tutti per lui. Le prime immagini lo ritraggono sorridente e concentrato. Ha iniziato il suo nuovo percorso e ieri si è allenato con Rune. Ora manca sempre meno alla prima partita. L’evento, che avrà inizio il 31 dicembre, si concluderà il 7 gennaio. Per commentare il ritorno al tennis giocato di Nadal, Nargiso, ex tennista e allenatore, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Come già annunciato Nadal è tornato ad allenarsi e presto sarà pronto a tornare in campo. Quali sono le aspettative su un campione del genere?
“Credo che un campione come Nadal decida di tornare in campo per una stagione solo se può essere davvero competitivo. Evidentemente è sicuro di poter tornare a un determinato livello. Non credo che uno come Nadal possa fare solo un’apparizione o comunque che accetti un ruolo da comprimario. Immagino un tennista pronto, anche se essendo stato così tanto tempo fuori, avrà bisogno di qualche partita per rimettersi in sesto. Però, per come lo conosco, non rientrerà solo per figurare. Questa è una notizia importante e bellissima per il tennis mondiale. Resta uno dei giocatori più iconici degli ultimi anni”.
Secondo molti, in realtà, rientra per poter dare l’addio al tennis sul campo. Sarà comunque la sua ultima stagione?
“Io credo che la cosa meno bella per un giocatore sia quella di arrendersi all’età che avanza e al fisico che non ce la fa più, senza poter essere lui a decidere di farlo. Nadal invece vuole essere protagonista di ogni scelta. Non so se sarà un meno l’ultima stagione, dipenderà tutto dal grado di competitività. Se non dovesse riuscire a tornare sui suoi livelli, saranno sicuramente gli ultimi tornei; altrimenti, se dovesse sentirsi bene, continuerà finché lui vorrà farlo e finché la sua testa e il suo corpo glielo consentiranno. Ci dobbiamo fidare di un grandissimo giocatore, una grandissima persona e un grandissimo atleta”.
È anche un messaggio importante da dare anche alle nuove leve. Per l’ennesima volta un esempio da seguire?
“Nadal, nell’immaginario collettivo, rappresenta il gladiatore. Quello che non si arrende mai e che riesce ad ottenere risultati anche uscendo dalla zona di comfort. È il grado di trovare sempre la soluzione ai problemi, e ripartire. Sono tutti insegnamenti che tutto il pubblico, dei grandi e dei più piccoli, ha sempre apprezzato moltissimo in Rafa. È un combattente, che non molla mai e che fino all’ultimo cerca di venire fuori con le proprie caratteristiche. Parliamo di una grandissima figura del tennis mondiale e in generale dello sport”.
Il movimento italiano
A proposito invece di tennis italiano, ci aspetta un grande futuro: Sinner può ambire a diventare il numero uno e dietro di lui ci sono molti talenti che stanno crescendo. A che punto è il movimento?
“Saranno primavere e anni interessanti, che ci daranno giocatori professionisti tra i migliori in assoluto, a livello mondiale. Nella griglia di partenza ormai i nostri sono in cima e si possono giocare sempre i tornei più importanti. Sinner è il capo squadra, un leader silenzioso che sta dimostrando sempre di più di poter ambire a diventare il numero uno. Ci toglieremo nei prossimi anni, come abbiamo fatto fino a poco tempo fa anche con la Coppa Davis, tantissime soddisfazioni. Da tifosi e da addetti ai lavori, seguiremo con grande trepidazione l’ascesa di questi campioni”.