Quando arrivano i primi pagamenti sulla Carta di inclusione? Terminato il Reddito di Cittadinanza, si fa spazio all’Assegno di Inclusione con regole meno flessibili e, per certi versi, garantendo la continuità nell’erogazione dell’ammortizzatore sociale. La Carta di Inclusione sarà caricata mensilmente dell’importo spettante. In queste ore, molti fruitori dell’Rdc e potenziali beneficiari dell’ADI si chiedono: “Quando arriveranno i primi pagamenti?” Vediamo insieme gli importi e le date di ricarica della Carta di Inclusione per il 2024.

Carta di inclusione 2024 – Primi pagamenti

L’Assegno di Inclusione sostituirà definitivamente il Reddito di Cittadinanza a partire dal 1° gennaio 2024. L’importo sarà accreditato sulla Carta di Inclusione del beneficiario.

Il nuovo sostegno economico e di inclusione sociale e professionale è subordinato alla presenza di diversi requisiti e all’adesione a un percorso personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa.

Le prime indicazioni dell’INPS sono presenti nella circolare n. 105 pubblicata il 16 dicembre 2023.

A chi spetta la Carta di Inclusione?

L’Assegno di inclusione è una misura disciplinata dall’articolo 2 del decreto legge n. 48/2023, e regolamentato dal Decreto Ministeriale pubblicato il 13 dicembre 2023, fornisce sostegno economico a famiglie che si trovano in una delle seguenti condizioni:

  • disabilità, come definita ai sensi del regolamento di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 2013, n.159;
  • minorenne;
  • almeno sessanta anni di età;
  • in condizione di svantaggio e inserito in un programma di cura e assistenza dei servizi sociosanitari territoriali certificato dalla pubblica Amministrazione.

Quando arrivano i primi pagamenti dell’Assegno di inclusione?

Il richiedente può presentare la domanda per l’accesso all’Assegno di Inclusione a partire dal 18 dicembre 2023, seguendo diverse modalità, tra cui:

  • con modalità telematica all’INPS utilizzando le credenziali SPID o Carta Nazionale dei Servizi o Carta di Identità Elettronica tramite il sito www.inps.it;
  • presso i Centri di Assistenza Fiscale (CAF) a partire dall’ 8 gennaio 2024;
  • presso gli Istituti di patronato.

I dettagli sullo stato di avanzamento e accettazione della richiesta sono reperibili sul SIISL.

Tempi, condizioni e decorrenza del beneficio

Per ottenere l’Assegno di inclusione, è indispensabile presentare la domanda e iscriversi al SIISL per sottoscrivere il Piano di Azione e Diritto (PAD) familiare. L’iscrizione al SIISL e la sottoscrizione possono avvenire contemporaneamente alla presentazione della domanda, e il pagamento inizia dal mese successivo alla sottoscrizione del PAD.

Secondo le disposizioni normative, per le domande con la sottoscrizione al PAD entro gennaio 2024, il beneficio avrà decorrenza nello stesso mese.

Conformemente alle spiegazioni fornite dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il beneficio inizia a decorre dal mese successivo alla sottoscrizione del Patto di Attivazione Digitale (PAD) da parte del richiedente, previo esito positivo della verifica dei requisiti.

Si precisa che solo per i PAD nucleo sottoscritti entro il 31 gennaio 2024, il beneficio decorre dal medesimo mese, previo esito positivo della verifica dei requisiti. Nella tabella, è fornito un riepilogo sulla decorrenza del beneficio.

Presentazione domandaSottoscrizione PADEsito positivo istruttoriaAvvio pagamentoDecorrenza beneficio
DicembreDicembreGennaioGennaioGennaio
DicembreDicembreMarzoMarzoGennaio
GennaioMaggioFebbraioGiugnoGiugno

In via del tutto straordinaria, in fase di prima applicazione, per le richieste con il PAD del nucleo siglato entro il mese di gennaio 2024, il beneficio sarà riconosciuto con decorrenza dal medesimo mese, previo esito positivo della verifica dei requisiti.

Quale ISEE per la domanda di accesso all’ADI?

Per le domande presentate fino al 29 febbraio 2024, senza ISEE valido, la verifica dei requisiti, per l’accredito di gennaio e febbraio 2024, si basa sull’Indicatore in vigore al 31 dicembre 2023. Fermo restando la verifica successiva dei requisiti sulla base dell’ISEE in corso di validità.