Con la firma al decreto attuativo di delega fiscale per la riduzione delle aliquote Irpef, gli stipendi dei lavoratori dipendenti si incrementano, a partire dal 1° gennaio 2024, grazie all’effetto combinato degli scaglioni e del taglio del cuneo contributivo. Il beneficio medio è di 190 euro per la parte relativa al risparmio di Irpef derivante all’eliminazione di uno scaglione di reddito e dall’applicazione delle nuove misure di detrazione fiscale.

Ma, complessivamente, l’aumento del reddito si massimizza per le retribuzione annue tra i 21 e i 29 mila euro. Ecco, dunque, quali sono le classi di reddito che maggiormente avranno vantaggi in termini di risparmi di tasse e di contributi dall’azione combinata delle due misure nel prossimo anno.

Taglio cuneo contributivo e Irpef a tre aliquote 2024: ecco chi ci guadagna di più

Arriva il via libera per decreto alla riforma fiscale nella parte in cui si prevede l’eliminazione di un’aliquota di Irpef e la revisione degli scaglioni di reddito. Con questa novità, a partire dal 1° gennaio 2024, chi guadagna tra i 15.001 e i 28.000 euro avrà un’aliquota pari a quella applicata da 0 a 15.000 euro, ovvero del 23% (e non del 25% come in precedenza).

I due punti di risparmio di aliquota andranno ad aumentare il reddito netto, con importi intorno a 260 euro man mano che ci si avvicina ai 28.000 euro, per poi determinare un taglio costante per i redditi superiori.

Aumento delle detrazioni fiscali di base: per chi e di quanto

Aumentano da 1.880 a 1.955 euro le detrazioni di base per i lavoratori alle dipendenze che, dunque, si vedono allineare la No tax area a quella già in vigore per i percettori di pensione. Le misure fiscali si aggiungono al taglio del cuneo dei contributi, misura confermata per il 2024 dalla legge di Bilancio alle stesse percentuali in vigore nella seconda metà del 2023.

Infatti, anche per il 2023, si conferma il 6% di sconto sui contributi a proprio carico per i lavoratori dipendenti con redditi all’anno tra i 25mila e i 35mila euro (tra i 1.923 e i 2.692 euro lordi al mese), e del 7% per i redditi fino a 25.000 euro (o entro i 1.923 euro lordi al mese).

Taglio cuneo contributivo Irpef 2024, quanto si risparmia per retribuzioni basse?

Per effetto delle due misure, dunque, per chi guadagni entro gli 8.500 euro lordi all’anno, si prospetta un taglio del cuneo contributivo tra i 323 e i 527 euro in un anno, mentre il vantaggio della revisione fiscale decorre dagli 8.500 euro per 21 euro in tutto l’anno. Al di sopra di questa soglia, il taglio delle aliquote produce un risparmio di 75 euro all’anno fino a redditi di 15.000 euro, e un taglio dei contributi a proprio carico tra i 487 e i 746 euro.

Riforma fiscale, i risparmi per chi guadagna 15mila euro all’anno

Su chi guadagna oltre i 15mila euro si vedono gli effetti della revisione delle aliquote Irpef. Infatti, sopra i 15.000 euro si torna a 11 euro di risparmio all’anno di Irpef, che aumentano di 20 euro ogni mille euro di reddito in più. Quindi, a 17mila euro si risparmiano 30 euro di Irpef (e 723 euro di taglio dei contributi); a 18mila euro si risparmiano 50 euro di Irpef e 765 euro di taglio del cuneo fiscale; a 19mila euro si hanno circa 70 euro di taglio di Irpef e 808 euro di sconto sui contributi. Fino ad arrivare a 28.000 euro, cifra che ottimizza 240 euro di risparmio di Irpef all’anno e di 1.021 euro di taglio dei contributi previdenziali a proprio carico.

A partire dai 30mila euro di redditi lordi all’anno, lo sconto sull’Irpef è sempre di 260 euro annui, mentre il taglio dei contributi si mantiene intorno ai mille euro (per arrivare a 1.091 euro a 35.000 euro, ultimo scaglione che beneficia del taglio del cuneo contributivo). Sopra la cifra di 35mila euro, quindi, il risparmio è univoco e riguarda solo i 260 euro all’anno di abbattimento di Irpef.