Giampaolo Morelli chiede il test del DNA! Non è l’inizio di un nuovo film dell’attore che l’Italia ha imparato ad amare nella serie dell’Ispettore Coliandro e nella saga di “Non ci resta che il crimine” di Massimiliano Bruno ma una storia vera. Dopo anni di fortissimi dubbi sul padre che l’ha cresciuto, affronta le sue paure ed esce allo scoperto. Con grande coraggio, in un’intervista a Il Messaggero, spiega come sono arrivati i dubbi e quale sarà l’iter che seguirà per toglierseli del tutto.
Giampaolo Morelli chiede il test del DNA, i sospetti
Sembra che il magistrato di 90 anni che ha cresciuto il popolare attore napoletano che il regista Bruno definì alla Giungla di Radio Cusano Campus “il Vlahovic del cinema italiano” non sia il suo vero padre. Lo sospetta Morelli stesso dopo una vita di “Come vi assomigliate” e “Siete proprio identici” legati ad un amico di famiglia forse un po’ troppo vicino. A 49 anni arriva il tempo della verità e così, assistito dall’avvocato Yuri Picciotti, ha deciso di intraprendere davanti al tribunale ordinario di Napoli nord l’iter giudiziario per il riconoscimento di paternità, richiedendo che il giudice designato Fulvio Mastro si adoperi per disporre il test del DNA sui parenti del suo presunto padre biologico.
La scoperta della verità
E’ lo stesso Giampaolo nazionale a spiegare con queste parole a Il Messaggero come è arrivata l’amara scoperta:
“Il 19 gennaio del 2023, qualche giorno prima di morire, mia madre mi consegnò una lettera. C’era scritto che il mio vero padre era un altro uomo, molto vicino alla mia famiglia, che aveva sempre saputo la verità. Aggiungendo che il mio padre naturale sospettava che non fossi suo figlio ma non ne aveva mai avuto certezza.”
Una notizia scioccante avvalorata dal fatto che si trattava di un amico di famiglia che frequentava casa mia. La somiglianza fisica tra i due, poi, sembra essere sconcertante.
Il rapporto col padre
Di certo i sospetti di Giampaolo Morelli su un possibile reale padre diverso dall’uomo che l’ha riconosciuto arrivano anche da un rapporto mai nato. L’artista partenopeo parla di insicurezze e di vuoti sentimentali tra i due che, alla luce di questa scoperta, prenderebbero altro senso. Il rammarico però è anche nei confronti del presunto padre biologico di Morelli che adesso non c’è più e su cui l’attore così si esprime:
“Sono stato privato di un padre per puro egoismo. Il mio padre biologico non ha mai avuto figli. Sapere di essere stati rifiutati dall’uomo che ti ha messo al mondo è un dolore indescrivibile. Adesso ho bisogno di ritrovare le mie origini.”
Giampaolo Morelli chiede il test del DNA, i tempi
I tempi per il riconoscimento non sono brevi ma il volto dell’Ispettore Coliandro non molla. Si dice pronto ad andare avanti fino alla fine e, addirittura, di chiedere ai suoi due figli, attualmente di 7 e 10 anni, eventualmente di proseguire la ricerca qualora ce ne sia bisogno:
“La giustizia deve trionfare. Vorrei sfruttare la mia notorietà per mettere in luce quanti si trovano nella mia situazione. I figli nati fuori del matrimonio sono tanti. Nella maggior parte dei casi i processi durano anni solo perché qualcuno non vuole sottoporsi al DNA. Oltre il danno la beffa.”
Ecco una celebre scena dell’Ispettore Coliandro interpretato da Giampaolo Morelli in tv: