Alle Olimpiadi di Parigi 2024 non manca molto. Il 26 luglio, infatti, partiranno i Giochi in Francia con una cerimonia di presentazione che sarà diversa dalle solite. Non si farà in uno stadio ma per le vie della città e questo implica anche maggiori attenzioni a livello di sicurezza. L’Italia, comunque, dopo il record di medaglie ottenuto nel 2020 ai Giochi di Tokyo, vuole migliorarsi per cercare di fare la storia. Al momento sono 15 i pass olimpici ottenuti e 82 i posti nazione attribuiti per gli azzurri. Questo perché in alcune discipline, l’Italia è sicuramente qualificata ma gli atleti che andranno a rappresentarla non sono ancora certi. Tra questi, comunque, c’è Antonella Palmisano, campionessa olimpica a Tokyo e bronzo ai Mondiali di Londra 2017 e Budapest 2023, che ha parlato in un’intervista Italia Team. La 32enne di Mottola (provincia di Taranto) ha parlato sia delle Olimpiadi di Tokyo che di quelle di Parigi, sia di come ha iniziato a fare sport e in particolare la marcia. Ha anche dato un consiglio a tutti i futuri sportivi.

L’intervista di Antonella Palmisano

La campionessa olimpica di Tokyo ha parlato innanzitutto dell’incontro con una sua compagna avversaria dopo le Olimpiadi in Giappone. In quell’abbraccio si sono, infatti, viste tutte le emozioni che può regalare lo sport, anche essendo avversarie. Le parole:

“I valori che lo sport mi ha dato sono tantissimi, come la lealtà e l’amicizia. Dopo due anni di stop da Tokyo, ritrovare la mia compagna da avversaria, che ha vinto, è stata una forte emozione”.

Poi sull’inizio della sua carriera e sul perché ha iniziato a fare atletica e marcia, ha detto:

Ho iniziato a fare atletica a 13 anni, prima facevo pallavolo. Ho iniziato perché ho vinto una gara campestre e il mio allenatore aveva visto delle qualità. Nella corsa ero uno schiappa, ma nella marcia andavo bene. Lo facevo anche un po’ per uscire dal contesto del paesino, sono della provincia di Taranto e non offriva molto opportunità”.

Sui tanti sacrifici fatti da adolescente ha anche detto:

“Quando ho iniziato ho sempre pensato che sarebbero serviti dei sacrifici, oggi posso dire che ci sono state delle rinunce, come le uscite e la discoteca, ma andando avanti mi sono accorta che ho trovato delle soddisfazioni e delle emozioni che sopperiscono alle rinunce. Infatti salire sul podio e alzare la mia bandiera è una grande emozione“.

Sui sogni realizzati poi, la Palmisano non ha dubbi:

Da bambina il sogno che avevo nel cassetto è ‘chissà se arriverò alle Olimpiadi‘. Passare dal sogno e realizzarlo a Tokyo è tanta roba”.

Palmisano: “I risultati non vengono subito per forza, si deve avere pazienza”

Oltre alle tante vittorie, non sono però mancate le sconfitte:

“La mia più grande sconfitta è stato al Mondiale di Doha 2019, sono arrivata 14esima. Va ascoltato il corpo in quel momento, siccome hai vinto non è detto che devi rivincere per forza. A Budapest sono arrivata terza e non dovevo vincere per forza anche se arrivavo da campionessa olimpica”.

Un’altra cosa importante è gestire le emozioni durante le gare:

“Le emozioni in gara ho imparato a gestirle nel tempo. La prima è non farmi prendere dalla paura. Meglio concentrarsi su quello che si sta facendo in quell’istante”.

Ci sono però alcune cose che sta imparando a gestire:

“Quello che sto imparando a gestire sono i pensieri riguardo gli infortuni, mi sta aiutando il mental coach per superarli anche se è difficile. La caduta di Budapest è stata un po’ troppo ma sono stata brava a gestirla, in quei 2 secondi ho pensato: che faccio? Ho l’alibi per fermarmi, ma mi sono alzata perché ho pensato che potevo raggiungerle e l’ho fatto“.

Infine un consiglio per tutti gli appassionati di sport e su come vorrà arrivare alle prossime Olimpiadi estive di Parigi 2024:

Il miglior consiglio? Insegui i tuoi sogni e sii te stessa. Cambio idea ogni anno riguardo i progetti, pensa a adesso. La strada per Parigi vorrei vederla più limpida rispetto a Tokyo. Spero riesca a fare in tempo qualsiasi allenamento. Un altro consiglio per lo sport? Bisogna avere pazienza e dare il massimo, i risultati non vengono per forza subito”.