S’infittisce il caso ‘Commesse Anas‘ dopo l’arresto nella giornata di ieri di Tommaso Verdini. La prossima settimana ci saranno gli interrogatori di garanzia per cinque persone. Diversi i reati contestati nel procedimento: corruzione, traffico d’influenze illecite e turbative d’asta. Le opposizioni nel frattempo chiedono a Salvini un’informativa urgente.
Commesse Anas, Verdini jr interrogato dopo Capodanno
Per ora ci sono ancora pochi elementi per dire che il caso ‘Commesse Anas‘ potrebbe far vacillare il governo ma la vicenda giudiziaria entrata nel vivo ieri vede coinvolti diversi esponenti politici. Tra tutti Tommaso Verdini – cognato del ministro dei Trasporti Salvini – e suo padre Denis, ex senatore di Ala. Stando ai magistrati della Procura di Roma è Verdini padre la mente dietro allo scandalo: nelle carte si legge che Verdini è “socio di Inver” ed “ha percepito a nero delle somme introitate dalla società”. Emerge poi il ruolo di “decisore“:
“in virtù del suo peso politico e dei suoi rapporti con il sottosegretario Freni e con il dottor Bruno che incontra presso l’abitazione o il ristorante del figlio, assicura sponde o appoggi istituzionali tali da consentirgli, direttamente o tramite il figlio Tommaso, e Fabio Pileri di promettere e garantire ai vari Cedrone, Veneri, Petruzzelli avanzamenti di carriera in Anas o ricollocamento in posizioni lavorative di rilievo”
Una storia che vede coinvolta la Lega?
C’è anche la Lega nel caso ‘Commesse Anas‘. Nell’intercettazione dell’imprenditore Pileri, socio dei Verdini nell’Inver, è possibile sentire di un possibile accordo con la Lega e di una “collaborazione con Matteo e con noi tramite Freni un rapporto di collaborazione“. Le opposizioni, in Aula alla Camera, chiedono un’informativa urgente a Salvini, rispetto le notizie di stampa sulla vicenda.
Oggi Cafiero de Raho (M5s) che ha invitato il ministro a riferire sul sistema di corruzione per appalti pubblici banditi da Anas. Segue l’intervento di Bonelli di Avs e di Serracchiani del Pd.