Juventus – Roma non è una partita come le altre per i tifosi, ma sicuramente neppure per José Mourinho che ha presentato la sfida in conferenza stampa. Il tecnico giallorosso sorride perché Dybala è da due giorni che si allena con il resto del gruppo e potrebbe partire titolare a Torino. Tanti però gli argomenti caldi da trattare, partendo dall’addio al decreto crescita finì alle ultime su Leonardo Bonucci. L’affare sembra saltato dopo i malumori della piazza romana. Il Mr. arriva e dichiara subito: “Per la formazione ho messo apposta la conferenza alle 10:30“, tra le risate di tutti. Le parole del tecnico portoghese raccolte direttamente dalla sala stampa di Trigoria.
Juve – Roma Mourinho in conferenza stampa, Dybala e Mancini ci saranno
Mourinho su Mancini e Dybala, entrambi pronti a scendere in campo contro la Juventus a Torino:
“Non posso dare risposta su chi è titolare e chi no. Conferenza stampa prima dell’allenamento è una protezione, ma la sensazione è che Paulo sarà disponibile, poi se sarà titolare o in panchina non l’ho ancora deciso. Devo ancora parlare con lui delle sue sensazioni. Se tutto va normale in allenamento viaggerà e sarà disponibile per giocare. Mancini ha la stessa sensazione della scorsa settimana, giocherà senza allenarsi. Ha fatto molto bene con il Napoli e non c’è dubbio che giocheranno Mancini, Llorente e Ndicka. Mancio sa quanto è importante per noi”.
Sulla squadra di Allegri e il loro percorso:
“La Juve è la Juve ed Allegri è Allegri. Sappiamo sempre cosa aspettarci da loro. Quando si parla di squadra e di allenatore risultatista io lo interpreto come la cosa più importante del calcio. Fare il risultato è la cosa più importante, la gente invece oggi lo connette a qualcosa di negativo. Per me sono tutte connotazioni positive. La Juve difende tanto e bene, quando esce in contrattacco è fortissima. Giocano una partita alla settimana e questo non significa solo essere riposati, significa tanti giorni di lavoro tattico in più. È lì con l’Inter per la guerra dello Scudetto”.
Su cosa serve per battere la Juventus:
“C’è bisogno di personalità. Possiamo paragonare stili diversi per squadre di potenziale altissimo, il Napoli si può paragonare con la Juventus. Abbiamo avuto la personalità di giocare contro una squadra fisicamente e tecnicamente superiore. La squadra ha interpretato tutto molto bene, Llorente ha fatto una partita straordinaria e Ndicka la migliore da quando è a Roma. Domani c’è bisogno di tutto questo. Sappiamo che sarà una partita difficile con 2 mila tifosi nostri e 40 mila juventini. Loro sono abituati a vincere sempre i titoli, ma ci vuole personalità e coraggio di giocare faccia a faccia. Con il Napoli non abbiamo mai giocato per il pareggio e vorrei la stessa capacità contro la Juventus”.
Su Lorenzo Pellegrini e il suo stato di forma nelle ultime partite:
“Il mio parere è che sta migliorando, questo è quello che mi piace al di là del gol importantissimo e di come è entrato nella partita. Non l’ho mai visto lavorare male, lui è uno che lavora sempre bene e concentrato. L’ho visto davvero la scorsa settimana con un feeling di qualità, negli ultimi allenamenti ha dato continuità. Per un periodo si è visto un Lorenzo sotto forma di rendimento, non riusciva a salire mentre adesso c’è e dobbiamo approfittarne in un momento con tante partite di fila. Lui è un giocatore di qualità superiore”.
Sulle tempistiche per l’arrivo di un eventuale difensore e se ha in mente aggiustamenti diversi da Cristante in difesa:
“Se inizio a pensare a tutto questo perdo la concentrazione sulla prossima partita. Domani abbiamo tre difensori centrali che giocano da tempo insieme, abbiamo Bryan che se c’è bisogno può andarci. Da tempo stiamo lavorando con Celik da terzo per cercare di dargli maggiore conoscenza tattica, ha fatto 60′ di livello basico con lo Sheriff. Cercheremo di migliorare questo. Sono sei mesi che sappiamo che Ndicka va via e che Kumbulla non potrà giocare a gennaio, sono tre mesi che sappiamo che Smalling non giocherà a gennaio. Da inizio di febbraio fino alla finale di Coppa D’Africa questa sarà la situazione. Ora sappiamo anche che Mancini e Cristante sono diffidati e rischiamo di avere un solo difensore centrale in una prossima partita. Ho promesso a me stesso di andare sulla strada di dare tutto quello che posso oltre le circostanze, è quello che farò con onesta iniziando a pensare alla partita contro la Cremonese subito dopo la fine della partita con la Juventus”.
La trattativa saltata per Bonucci ed il pensiero di Mourinho sugli umori della piazza
Sul mercato di gennaio e l’esigenza di un difensore centrale con la trattativa Bonucci:
“L’esigenza è zero, il desiderio c’è. Io di Renato mi sento confortato di parlare perché è un giocatore nostro. Di Bonucci non mi sento di parlare, secondo me va rispettato e il modo di rispettarlo è non parlare di un calciatore dell’Union Berlino. Non c’è motivo obiettivo di parlare con lui. Su Renato non ho nessuna informazione sull’interruzione del prestito, né da parte di Renato che del suo procuratore che è anche il mio. Il direttore Pinto non mi ha dato alcuna informazione di una partenza, lui vive una situazione complicata che rende complicato il lavoro per me e la rosa. La sua presenza per Torino è in dubbio perché non ha lavorato con tutti gli altri, sicuramente non giocherà”.
Sull’influenza dell’ambiente per una trattativa di mercato:
“La mia opinione personale è che il cuore di un club sono i tifosi, però ci sono le proprietà e le strutture che sono sovrane. Le decisioni sono di chi è sovrano, ma per me credo che il cuore di un club sono i tifosi e quando fai qualcosa che piace a loro stai alimentando passione e amore. Quando fai qualcosa contro i tifosi secondo me non si deve fare. Non posso dire più di questo”.