Una brasiliana di 29 anni è stata arrestata dopo alcuni controlli all’aeroporto di Bologna. Nello stomaco della donna sono stati trovati 101 ovuli contenenti cocaina per un peso complessivo di 1,343 kg. Arrestata in flagranza di reato, la donna è stata associata presso la Casa Circondariale di Bologna e resta a disposizione dell’autorità giudiziaria. Il fermo è giunto dopo una complessa indagine sugli spostamenti della “ovulatrice”, in transito nello scalo aeroportuale italiano, dove era giunta dal Brasile via Parigi. All’inizio dell’anno, un caso analogo a Domodossola.
Arresto in flagranza di reato all’aeroporto di Bologna: ovuli di cocaina nello stomaco per 150mila euro
In seguito a una complessa indagine, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna, in collaborazione con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, hanno fermato una 29enne di nazionalità brasiliana all’aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna. Nel suo stomaco sono stati trovati 101 ovuli di cocaina per un per un peso complessivo di 1,343 kg. Si stima che la droga, una volta immessa sul mercato, avrebbe fruttato un valore di circa 150mila euro.
In base agli indizi raccolti dagli inquirenti, il pm Nicola Scalabrini ha disposto che l’indagata venisse sottoposta ad esami radiologici, effettuati presso l’Ospedale Sant’Orsola. Le immagini hanno evidenziato la presenza degli ovuli nello stomaco. La donna è stata dunque arrestata in flagranza di reato e trasferita presso la Casa Circondariale del capoluogo emiliano, in attesa delle decisioni dell’autorità giudiziaria.
Una indagine complessa sugli spostamenti dell’ovulatrice
Durante i controlli di routine sulle liste passeggeri, grazie ai quali gli agenti effettuano una preliminare analisi di rischio, sono stati rilevati degli spostamenti anomali. La donna indagata proveniva dal Brasile via Parigi ed era in transito nello scalo italiano solo per alcuni giorni.
I sospetti sono nati da alcune circostanze inconsuete per un viaggiatore “ordinario”, a partire dalla brevità del soggiorno dopo un lungo volo intercontinentale, a cui si aggiungono i non precisati motivi del viaggio e nessun bagaglio da stiva al seguito. Inoltre, la 29enne brasiliana ha prenotato un hotel in una zona periferica della città, facendo escludere l’intento turistico del viaggio. Al momento del fermo era in un evidente stato di ansia.