ISEE 2024: chi deve farlo? E se nel 2024 non fosse necessario l’ISEE per tutti? D’altronde, i redditi dei contribuenti vengono scrutati dal fisco; pertanto, forse, potremmo presto non dover ricorrere a questo strumento per ottenere un beneficio. Tuttavia, va detto che attualmente è possibile fare ricorso all’ISEE precompilato, nel quale sono inclusi i dati autodichiarati dal cittadino e altri dati precompilati forniti dall’Agenzia delle Entrate e dall’INPS.
Ad ogni modo, senza dilungarci troppo, è importante sottolineare che non tutti ricorrono all’indicatore della situazione economica equivalente, poiché lo strumento non è obbligatorio. Tuttavia, diventa indispensabile per poter richiedere un contributo, un sussidio o un bonus distribuiti a livello nazionale, regionale o comunale. Vediamo insieme chi deve compilare l’ISEE nel 2024 e per quali aiuti è necessario.
ISEE 2024: chi deve farlo?
L’ISEE rappresenta l’indicatore indispensabile per valutare e confrontare la situazione economica dei nuclei familiari che intendono richiedere una prestazione sociale. Infatti, l’ISEE è lo strumento che consente l’accesso a diverse prestazioni e servizi di pubblica utilità a condizioni agevolate, come ad esempio bonus per luce, gas, acqua, e così via; è subordinato alla presenza di diversi requisiti soggettivi e alla situazione economica della famiglia.
L’indicatore è stato introdotto per determinare in modo equo l’erogazione delle prestazioni sociali e sociosanitarie agli aventi diritto ed è soggetto a controlli.
Per ottenere la certificazione ISEE è necessario compilare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), un documento che contiene le informazioni di carattere anagrafico, reddituale e patrimoniale necessarie a descrivere la situazione economica del nucleo familiare.
La DSU può essere presentata in qualsiasi periodo dell’anno. Tuttavia, è bene notare che l’ISEE elaborato nel 2024 ha validità fino al 31 dicembre 2024.
Per quali aiuti serve l’ISEE 2024?
L’indicatore è richiesto per l’accesso a diversi bonus ed esenzioni per il 2024, per le quali è obbligatoria la presentazione di un ISEE in corso di validità. Alcuni esempi includono:
- esenzione del ticket sanitario (per reddito);
- esenzione o sconto delle tasse per l’iscrizione all’Università;
- esenzione, o lo sconto, per i servizi della prima infanzia, come mensa scolastica e scuolabus;
- esenzione Canone RAI;
- bonus affitto;
- agevolazioni ISEE per i mutui;
- contributo affitto per studenti fuori sede;
- conto corrente zero spese;
- bonus luce, gas e acqua;
- bonus trasporti;
- bonus affitto;
- riduzione delle tasse universitarie;
- bonus digitalizzazione (telefono, pc, tablet);
- bonus scuola, libri e tasse;
- bonus occhiali e lenti a contatto;
- bonus giornali e riviste;
- bonus prima casa per i giovani under 36;
Inoltre, mediante l’ISEE in corso di validità è possibile richiedere diversi contributi, tra cui:
- Carta Acquisti;
- Assegno Unico e Universale;
- Assegno di inclusione;
- Supporto per la Formazione e il Lavoro;
- Bonus asilo nido;
- Assegno di maternità.
Per i redditi ISEE inferiori a 20.000 euro, molte prestazioni sono completamente gratuite.
Quanto deve essere l’ISEE per l’Assegno di inclusione?
L’Assegno di Inclusione (ADI) è stato istituito per sostituire il Reddito di cittadinanza. La nuova misura nazionale di contrasto alla povertà entra in vigore dal 1° gennaio 2024. Secondo le disposizioni normative contenute nell’articolo 2, comma 2 del DL n. 48/2023, il rilascio dell’ADI prevede la presenza di requisiti essenziali, inclusi quelli relativi all’indicatore ISEE.
Per accedere all’ADI, il nucleo familiare del richiedente deve soddisfare diversi requisiti economici, tra cui:
- un valore dell’ISEE, in corso di validità non superiore ad euro 9.360;
- un valore del reddito familiare* inferiore ad una soglia di euro 6.000 annui, moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza Adi;
Quale ISEE per il Supporto per la Formazione e il Lavoro?
Il Supporto per la Formazione e il Lavoro è rivolto agli ex fruitori del Reddito di cittadinanza con un’età compresa tra i 18 e i 59 anni, a condizione che soddisfino i requisiti e le condizioni di legge, inclusi quelli relativi all’indicatore ISEE, per cui è necessario:
- ISEE familiare, in corso di validità, non superiore a 6.000 euro annui;
- valore del reddito familiare inferiore a una soglia di 6.000 euro annui, moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza ai fini ISEE.