Bonus caldaia rinnovato anche per il 2024. I nuovi beneficiari possono approfittare dell’agevolazione fiscale per sostituire la vecchia caldaia con una di nuova generazione, senza aspettare il ‘patto verde’ del Green Deal. Cominciando subito con la sostituzione degli impianti obsoleti.
Si fa strada l’idea di prepararsi al futuro, rendendo la casa sempre più green, ma anche per evitare di essere tagliati fuori dal mercato dell’Unione Europea. Il passaggio alle fonti rinnovabili è previsto per il 2040. Le vere novità potrebbero arrivare nel 2025. Vediamo quali sono e perché.
Bonus Caldaia 2024
È importante notare che i veri segnali della trasformazione energetica si registreranno dal 2025, con la sostituzione e l’installazione delle caldaie di ultima generazione.
Tuttavia, per questa data, il governo potrebbe non essere disposto a proteggere famiglie e imprese dai costi energetici sempre più alti.
Nel prossimo biennio, la spesa per la riqualificazione energetica potrebbe diventare un colpo per i contribuenti. Vediamo insieme chi sono i beneficiari del bonus caldaia 2024.
È possibile come cambiare la caldaia a costo zero?
Il colpo alla spesa è già arrivato con la variazione del Superbonus, passato dal 110 al 70%. Non solo, sono stati modificati i requisiti per l’accesso all’agevolazione fiscale; pertanto, lo strumento risulta accessibile a pochi contribuenti. In sintesi, non è più possibile cambiare la caldaia a costo zero.
Tuttavia, per la sostituzione o l’installazione di una caldaia di ultima generazione, è possibile sfruttare altre tipologie di agevolazione. Secondo quanto riportato dall’Agenzia delle Entrate, l’Ecobonus rappresenta la principale agevolazione fiscale per gli interventi che aumentano il livello di efficienza energetica degli edifici.
Uno dei motivi principali per cui si ricorre alle agevolazioni fiscali riguarda la possibilità di ottenere una detrazione dall’IRPEF o dall’IRES, da ripartire in 10 rate annuali di pari importo, il cui valore è subordinato dalla natura dell’intervento, a seconda che l’opera risulti realizzata su singola unità immobiliare o sugli edifici condominiali. Il quadro del beneficio è influenzato anche dall’anno in cui gli interventi vengono realizzati.
Come ottenere il bonus per cambiare la caldaia?
Va precisato che per fruire dell’agevolazione fiscale, è indispensabile che gli interventi vengano realizzati su unità immobiliari e su edifici (o su parti di edifici) esistenti, censiti o per i quali è stato chiesto l’accatastamento, di qualunque categoria catastale, anche se rurali, compresi quelli strumentali per l’attività d’impresa o professionale, merce o patrimoniali.
Il beneficio fiscale può essere richiesto per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2024.
Nella maggior parte dei casi viene applicata una detrazione pari al 65%, per le altre tipologie di interventi la detrazione scende al 50%.
Rientrano nella detrazione al 50% le seguenti spese:
- acquisto e posa in opera di finestre comprensive di infissi;
- acquisto e posa in opera di schermature solari;
- acquisto e posa in opera di impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili;
- sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione con efficienza almeno pari alla classe A o con impianti dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili (spetta, invece, la maggiore detrazione del 65% se le caldaie, oltre a essere almeno in classe A, sono anche dotate di sistemi di termoregolazione evoluti).
Cambiano le regole per le opere realizzate sulle parti comuni degli edifici condominiali o che interessano tutte le unità immobiliari di cui si compone il singolo condominio.
Se vengono raggiunti alti indici di prestazione energetica, è possibile fruire di una detrazione al 70% o al 75%, su una spesa complessivo non superiore a 40.000 euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio.
Come funziona il 50% sulle caldaie?
Il contribuente può utilizzare la detrazione del 50% del Bonus Ristrutturazioni. In questo caso, il beneficio fiscale viene riconosciuto per l’acquisto di una caldaia in classe A.
Fino al 31 dicembre 2024, la detrazione dall’IRPEF viene ripartita in 10 quote annuali di pari importo, corrispondenti al 50% delle spese sostenute, fino a un ammontare complessivo non superiore a 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare.