La strage dell’Università Carolina di Praga è una ferita ancora aperta nel cuore della Repubblica Ceca. Il 21 dicembre scorso, David Kozak ha aperto il fuoco uccidendo 14 persone e ferendone almeno altre 30, per poi suicidarsi non appena la polizia lo aveva raggiunto e accerchiato. Pochi giorni fa è stato proclamato il lutto nazionale. Oggi, 28 dicembre, gli inquirenti dichiarano di aver trovato in caso del killer una lettera in cui confessa altri due omicidi.

Ritrovata la lettera confessione di David Kozak, il killer della strage di Praga

L’autore della sparatoria avvenuta lo scorso 21 dicembre 2023 alla Facoltà di Lettere dell’Università Carolina di Praga, pare abbia ucciso altre due persone. Si tratta di una bambina di due mesi con il padre in un bosco vicino alla sua città natale. A darne la notizia le forze dell’ordine ceche con una mail al Guardian e con alcuni post su X.

David Kozak sarebbe, quindi, responsabile della morte di 17 persone, fra le quali, ritengono gli inquirenti, lo stesso padre del killer. Il capo della polizia di Praga, Martin Vondrášek, aveva definito la strage “un atto orribile ben ponderato“, ma oggi, gli agenti hanno fatto una nuova scioccante scoperta. Nella perquisizione dell’abitazione di Kozak, a Hostouň, è stata ritrovata una lettera in cui confessa di aver ucciso altre due persone.

La notizia è stata diffusa dal Guardian, a seguito di una mail inviata da Jan Daněk, portavoce della polizia ceca. Pur non dando ulteriori dettagli, Daněk ha detto:

Posso confermare che abbiamo trovato una lettera a Hostouň in cui l’assassino dell’università ha confessato l’omicidio nella foresta di Klánovický.

Le indagini sono ancora in corso per ricostruire il movente che ha spinto il giovane 24enne a un gesto tanto folle. Poco dopo la sparatoria, infatti, gli agenti avevano ritrovato un intero arsenale di armi e munizioni sul luogo dove si era appostato il ragazzo. In un post su X, la polizia ha comunicato che:

Un’analisi balistica ha dimostrato che la pistola usata nella foresta era identica a quella trovata a casa dell’uomo armato dell’università.