Il termine per il pagamento del saldo IMU 2023 è scaduto, e si avvicina anche il termine per il ravvedimento sprint relativo all’omesso o insufficiente versamento dell’imposta dovuta. Manca ancora poco per regolarizzare la propria posizione, evitando l’aggravio delle sanzioni dovute per l’omesso versamento del saldo IMU.
I contribuenti dispongono ancora di pochi giorni per aderire al ravvedimento sprint entro il 2 gennaio 2024. Vediamo insieme perché conviene versare il saldo IMU 2023 entro i primi giorni del 2024.
Saldo IMU 2023 – ravvedimento sprint
I contribuenti che aderiscono al ravvedimento sprint versando l’imposta dovuta a titolo di saldo IMU 2023 entro il 2 gennaio 2024 ottengono un notevole risparmio in termini di sanzioni e interessi.
È importante notare che il 18 dicembre 2023 rappresentava l’ultimo giorno utile per il versamento dell’imposta dovuta a titolo di saldo IMU 2023.
Per coloro che non hanno centrato la scadenza, esiste la concreta possibilità di pagare quanto dovuto utilizzando il ravvedimento operoso. Questa opzione consente il pagamento in ritardo, a condizione che avvenga spontaneamente e senza la presenza di una formale contestazione dell’Ente impositore.
Il ravvedimento sprint rappresenta un’opportunità vantaggiosa per regolarizzare l’imposta, grazie a sanzioni molto più vantaggiose rispetto a quelle ordinarie del ravvedimento. Questo perché alla base esistono diversi gradi di ravvedimento, contraddistinti per la celerità con cui il contribuente ripara all’omissione di versamento. Per questo motivo, maggiore è la distanza dalla scadenza, più alte saranno le sanzioni applicate.
Come si calcola ravvedimento operoso IMU 2023?
Come riportato dall’Agenzia delle Entrate, in presenza di omesso o tardivo versamento delle imposte, la sanzione su cui applicare le riduzioni previste in caso di ravvedimento è pari a:
- 30% dell’imposta, se il versamento è stato omesso oppure se è eseguito con un ritardo superiore a 90 giorni rispetto alla scadenza.
- 15% dell’imposta, se il versamento è eseguito con un ritardo non superiore a 90 giorni.
- 1% per ciascun giorno di ritardo, se il versamento è eseguito con un ritardo non superiore a 15 giorni.
Attraverso il ravvedimento sprint, è possibile versare l’importo dell’imposta, aggiungendo una sanzione dello 0,1% per ciascun giorno di ritardo, se il pagamento avviene entro i 15 giorni dalla scadenza ordinaria.
Pertanto, se il contribuente ha omesso o versato parzialmente il saldo IMU alla scadenza del 18 dicembre, potrebbe approfittare della data del 2 gennaio 2024 per regolarizzare la propria posizione debitoria versando una somma irrisoria a titolo di interesse.
In particolare, il 14° giorno cade il 1° gennaio 2024, un giorno festivo, quindi, la scadenza slitta al giorno successivo, ovvero il 2 gennaio.
Saldo IMU 2023, il ravvedimento sprint in scadenza
Conformemente alle spiegazioni fornite dall’Agenzia delle Entrate, il contribuente può sanare gli errori, le omissioni e i versamenti carenti in modo spontaneo, provvedendo alla rimozione formale della violazione commessa e al pagamento:
- dell’imposta dovuta
- degli interessi, calcolati al tasso legale annuo dal giorno in cui il versamento avrebbe dovuto essere effettuato a quello in cui viene effettivamente eseguito
- della sanzione in misura ridotta.
Per i versamenti è possibile utilizzare:
- il modello F24, per le imposte sui redditi, le relative imposte sostitutive, l’Iva, l’Irap, l’imposta sugli intrattenimenti e l’imposta di registro per gli atti diversi dai contratti di locazione;
- il modello F24 Elide per tributi, sanzioni e interessi, connessi alla registrazione dei contratti di locazione e affitto di beni immobili;
- il modello F24 Elide per l’imposta ipotecaria, le tasse ipotecarie, l’imposta di bollo e le sanzioni, dovuti in relazione ai servizi di aggiornamento dei registri immobiliari e al rilascio di certificati e copie.
Il contribuente deve indicare gli interessi nel modello F24 attraverso il codice tributo.