Il sequel Disney grande film del 1964 ci porta nella sua magia e il protagonista, un ormai adulto (e vedovo) Michael Banks, si appresta ad affrontare problemi economici nel periodo della Grande Depressione con tre figli a carico: come finisce Il ritorno di Mary Poppins?
Come finisce “Il ritorno di Mary Poppins”?
Arriviamo al massimo delle avventure dei Banks quando il destino della loro casa sembra ormai segnato per sempre verso la disgrazia. Il pignoramento è imminente, e Michael è sul punto di arrendersi.
In un momento di tensione, arriva Mary Poppins con la sua iconica magia, diventando tata dei bambini.
I bambini rivelano di aver utilizzato il contratto azionistico del nonno per riparare l’aquilone, e da lì parte una corsa contro il tempo. Il vecchio aquilone, che rappresenta la gioia e la speranza, diventa l’arma segreta per salvare la casa. Con il suo ombrello, Mary Poppins vola fino al quadrante del Big Ben, riavvolgendo il tempo e dando ai Banks i preziosi minuti necessari. Michael e la sorella Jane si lanciano in una corsa da Wilkins per consegnargli il contratto.
Nel momento più importante c’è il rovescio della medaglia con Mr. Wilkins, il direttore della banca, che viene licenziato dallo zio, Mr. Dawes Jr., per il suo comportamento. La rivelazione successiva è altrettanto sorprendente: le azioni avviate da George Banks, papà di Michael, con i due penny donati dal quando era bambino, hanno avuto un successo straordinario, estinguendo completamente i debiti della famiglia Banks. La casa quindi è salva, e la famiglia riunita può finalmente godere di un futuro luminoso.
Significato del finale “Il ritorno di Mary Poppins”
Nonostante le difficoltà della Grande Depressione e la perdita della mamma, i piccoli Banks si mostrano più forti grazie con la capacità di affrontare le sfide insieme. Ad essere centrale è anche l’intervento di Mary Poppins che li aiuta a guardare la vita con la fantasia e la leggerezza tipica e giusta per la loro età.
Attraverso le avventure magiche di Mary Poppins, infatti, bambini imparano l’importanza di mantenere viva la gioventù interiore e il senso della meraviglia. Le esperienze straordinarie insegnano loro a pensare al di fuori degli schemi, a sfidare le convenzioni trovando la bellezza nelle piccole cose.
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