Amazon Prime Video introdurrà la pubblicità durante la visione dei contenuti. Si tratta di una soluzione già adottata da molte altre piattaforme come Netflix e Disney+.

L’inserimento di spot con finalità commerciali non è solo una contromisura nei confronti della perdita complessiva di utenti che sottoscrivono un abbonamento ma anche una strategia di marketing.

Amazon comunque rassicura che non tutti gli abbonamenti avranno l’aggiunta obbligatoria di pubblicità. C’è infatti un modo per evitare che il proprio film o serie tv venga interrotto dagli spot pubblicitari.

Amazon Prime Video pubblicità: la data della modifica 

Amazon ha annunciato che l’introduzione di pubblicità sulla piattaforma Prime Video coinvolgerà molte nazioni tra cui l’Italia. La manovra sarà comunque scaglionata e non tutti gli utenti vedranno gli spot nella solita data.

Il primo Paese a ricevere questa novità saranno gli Stati Uniti. Per tutti gli utenti dei 50 Stati d’America la data da segnare sul calendario è il 29 Gennaio 2024.

Da questo giorno a tutti gli abbonamenti sottoscritti verranno aggiunti spot pubblicitari durante la fruizione della piattaforma.

Regno Unito e Germania adotteranno la stessa modalità dal 5 Febbraio. È poi stato confermato che molto altri Paesi seguiranno la stessa procedura di adeguamento delle sottoscrizioni Prime Video.

Non fa eccezione l’Italia anche se in questo momento non c’è ancora un giorno preciso per lo switch.
Stessa sorte toccherà ad altri Paesi d’Europa come Francia e Spagna, oltre al Canada, al Messico e all’Australia.

La misura verrà progressivamente estesa agli account in tutto il mondo.

Come evitare la pubblicità

Se da un lato l’introduzione della pubblicità appare una modifica obbligatoria, dall’altra Amazon Prime Video permetterà una soluzione alternativa per chi non voglia essere disturbato durante la visione dei contenuti.

Contestualmente all’introduzione degli annunci pubblicitari, l’utente potrà aggiornare il proprio abbonamento passando alla versione Ad-Free.

In questo modo la fruizione streaming non sarà in alcun modo interrotta da spot.

Per ottenere questo servizio sarà però necessario pagare 2,99 dollari in aggiunta al costo del piano mensile già sottoscritto.

La cifra per ora si riferisce al cambiamento su territorio statunitense. Non è pertanto al momento noto a quanto ammonterà l’aumento in euro.

Negli States dunque il prezzo mensile per visionare Prime Video Ad-Free sarà dunque di 11,98 dollari.
Mentre chi volesse sottoscrivere un abbonamento Prime completo di servizi di spedizione oltre che Video arriverà spendere 17,98 dollari ogni mese.

In Italia non è attualmente possibile avere un abbonamento Prime Video senza includere i servizi di consegna e-commerce. Il piano ha un costo di 4,99 euro mensili o 49,90 se si opta per la sottoscrizione annuale.

I motivi dell’introduzione della pubblicità 

La scelta da parte di Amazon ha un duplice motivo. Il primo è abbastanza evidente.

L’introduzione della pubblicità porterà nuova disponibilità economica all’azienda già leader nel settore delle vendite online.

I vari brand commerciali dovranno infatti pagare per assicurarsi un passaggio del proprio spot all’interno della piattaforma allo stesso modo di quanto accade in televisione.

La misura, già adottata da colossi dello streaming come Netflix e Disney+, cerca di arginare le perdite economiche a seguito del post pandemia. In questo periodo infatti le spese di gestione delle piattaforme e produzione di nuovi contenuti sono lievitate, mentre sono in calo gli utenti che sottoscrivono abbonamenti di intrattenimento streaming.

Dall’altro però si tratta anche di un’operazione strategica. Proporre due tipologie di abbonamento con poca differenza di prezzo induce l’acquirente a propendere per il piano più avanzato.

Questo perché con soli pochi euro in più l’utente sarà libero da vincoli e porta visionare ogni contenuto senza interruzioni pubblicitarie. È di fatto una strategia psicologica molto diffusa nel mercato.

I pacchetti promozionali sono sempre distanziati da una piccola somma così da indirizzare la scelta del consumatore verso il piano più completo.

In questo modo l’azienda, come in questo caso Amazon, ha un duplice vantaggio economico. Gli introiti saranno aumentati non solo dalle partnership con i brand che vogliano essere sponsorizzati ma anche da tutti gli abbonamenti Ad-Free a prezzo maggiorato.