Una nuova scoperta è destinata a modificare per sempre la cura del colesterolo LDL. Si tratta di un farmaco simile ad un vero e proprio “vaccino” contro il colesterolo alto.

Grazie a una semplice puntura sottocutanea ogni sei mesi, questo trattamento promette di ridurre permanentemente il colesterolo LDL del 50%.

I recenti studi ORION hanno dimostrato l’efficacia di questa soluzione, aprendo nuove prospettive per coloro che cercano un approccio comodo e duraturo per mantenere sotto controllo il loro livello di colesterolo. Scopri di più nell’articolo.

Il vaccino anti colesterolo, di cosa si tratta

Un nuovo farmaco ipolipemizzante, chiamato inclisiran, potrebbe rivoluzionare il controllo del colesterolo alto con una pratica somministrazione simile a un vaccino.

Questo farmaco, mirando all’enzima PCSK9, richiede solo una piccola puntura ogni sei mesi per mantenere a lungo i livelli di colesterolo LDL a metà.

Studi come l’ORION-9 dimostrano benefici significativi, con una riduzione del 39,7% dei livelli di LDL dopo 17 mesi nei pazienti ad alto rischio con ipercolesterolemia familiare eterozigote.

Gli studi ORION-10 e ORION-11 hanno confermato il successo del trattamento, indicando riduzioni del 52,3% e del 49,9% nei livelli di LDL-C rispetto al placebo.

Questo approccio potrebbe rappresentare un importante passo avanti nella gestione del colesterolo alto, offrendo un’opzione di trattamento efficace, con risultati sorprendenti, e conveniente perché molto meno costoso degli attuali farmaci contro il colesterolo alto.

Scopri cosa sono le statine naturali che hanno un effetto positivo sul colesterolo. Clicca qui.

Come funziona il vaccino anti colesterolo

Attualmente, si sta conducendo uno studio approfondito denominato ORION-4 per valutare ulteriormente gli endpoint legati all’utilizzo di inclisiran.

A parte alcune reazioni lievi nel sito di iniezione, più comuni nel gruppo di pazienti trattati con inclisiran rispetto al gruppo placebo, non sono emerse differenze significative per quanto riguarda gli effetti avversi tra i due gruppi.

Al momento, rimane incerto se i cambiamenti nei livelli lipidici, ottenuti mediante l’uso di inclisiran in aggiunta ad altre terapie lipidiche, possano alla fine tradursi in una riduzione dell’incidenza di eventi avversi e della mortalità.

I risultati dello studio ORION-4, attesi nel 2024, forniranno un’ulteriore comprensione su questo aspetto. Tuttavia, basandoci sui dati sull’effetto di riduzione delle LDL, sono già state presentate richieste alle autorità competenti per l’approvazione del farmaco al più presto.

Inclisiran è un composto di acido ribonucleico (RNA) che agisce attraverso una modifica chimica. Essendo un cosiddetto piccolo RNA interferente (siRNA), questo composto impedisce la sintesi intracellulare dell’enzima PCSK9.

L’interferenza dell’RNA, nota come RNAi, blocca la traduzione dell’mRNA del PCSK9, disattivando sostanzialmente il gene per la sintesi di PCSK9. Per assicurare che ciò avvenga specificamente nel fegato, inclisiran contiene N-acetilgalattosamina come secondo componente, che dirige il siRNA in modo mirato alle cellule epatiche.

Il potenziale vaccino anti-colesterolo potrebbe avere un costo accessibile, raggiungendo solo alcune decine di dollari.

Considerando il vasto numero di persone affette da ipercolesterolemia in tutto il mondo, con oltre 2,5 milioni di italiani interessati secondo il Progetto Cuore, un vaccino di questo tipo potrebbe diminuire di molto il numero di decessi annuali dovuti alle malattie cardiovascolari causate dal colesterolo alto.

Nonostante ciò, sarà necessario un periodo di anni per completare gli studi clinici sull’uomo prima di poter considerare l’eventuale introduzione di questo nuovo vaccino sul mercato.

In conclusione, il nuovo vaccino anti-colesterolo potrebbe rappresentare una soluzione promettente per abbattere i livelli elevati di colesterolo, contribuendo a ridurre il rischio di malattie cardiovascolari.

Con un potenziale costo accessibile e la prospettiva di impatto su milioni di persone affette da ipercolesterolemia, il vaccino potrebbe rappresentare un passo significativo verso la prevenzione e la gestione delle malattie del cuore.