A partire dal 1° gennaio 2024, per il gas metano verrà applicata l’aliquota Iva ordinaria, che sarà del 22%, anziché essere agevolata al 5%. L’aliquota ridotta, prevista dal 2022, scadrà il 31 dicembre 2023, a meno che non sia prorogata all’ultimo momento, e tornerà a quella ordinaria dal 2024.

Nell’ottobre 2022, quando il prezzo del gas metano è aumentato da 1 a 3 euro al metro cubo, sono stati previsti dei ribassi dell’Iva. Questo aumento inaspettato ha colto di sorpresa sia i proprietari di immobili che i condomini, quindi il governo ha temporaneamente ridotto l’Iva al 22% al 5% per l’uso civile e per il teleriscaldamento a gas, per far fronte alla situazione difficile.

Quanto aumenta la bolletta del gas nel 2024?

A ottobre 2023, è stato valutato che la guerra tra Israele e Hamas non ha avuto alcuna influenza sul costo del metano. Gli amministratori di condominio hanno quindi stilato i bilanci per il periodo 2023/2024, considerando un prezzo ribassato del gas a 1 euro al metro cubo, tenendo però conto che l’aliquota Iva sarebbe rimasta ridotta al 5% fino alla fine del 2023.

La Legge di Bilancio non prevede la proroga dell’Iva agevolata per il gas per l’anno successivo, quindi si tornerà all’aliquota ordinaria dall’1 gennaio del 2024. Tuttavia, potrebbe essere possibile trovare una soluzione nel decreto Milleproroghe o in altri decreti futuri, anche se al momento non è stato annunciato nulla.

A partire dal 1º gennaio 2024, l’aliquota IVA sul gas metano, sia per l’uso civile sia per l’uso industriale, torna al 10% e al 22%. Per il gas civile, infatti, si applica l’aliquota ridotta al 10% solo per i primi 480 metri cubi di consumo annuo, e la tassa tempestiva è al 22% per quelli in eccesso. Ciò significa che tutti gli edifici dovranno rivedere i bilanci prev Istituzioni con l’aliquota del 5% in merito all’ riscaldamento centrale e alla produzione di acqua calda. A tutti coloro che si attendevano a un rinnovo della misura, verrà quindi caricata una penalità di spesa.

La riduzione dell’aliquota IVA ha significato per le famiglie un risparmio di 670,08 milioni in tre mesi. Tuttavia, questi risparmi sono stati considerati spese dallo Stato. Così come si potrà contare sull’aliquota del 5% solo sulla distribuzione del gas per le fatture emesse fino al 31 dicembre 2023.

Al più, si stima che ci sarà un aumento del 5% per i primi 480 metri cubi annui di gas e del 17% per quelli successivi.

Per le famiglie che si trovano in difficoltà economica, la misura sociale prevista dal protocollo Arera rimane attiva.