Sarà discusso nel Consiglio dei ministri di oggi, 28 dicembre, il decreto Milleproroghe 2024. Il provvedimento, sul quale si concentrano le attenzioni di questi giorni sul lavoro del governo, conterrà novità in merito alla “sostanza” delle pensioni, del superbonus, dello smart working e di altri argomenti. Di norma, il decreto Milleproroghe fissa tempi più lunghi di norme e versamenti fiscali, senza imporre nuove spese per le casse dello Stato. Lo stesso superbonus potrebbe essere oggetto di una mini proroga, almeno nella parte in cui si preveda l’istituzione di uno stato di avanzamento degli interventi (Sal) straordinario al 31 dicembre 2023.
Insieme al decreto Milleproroghe, il Consiglio dei ministri di oggi potrebbe varare altri decreti ad hoc: tra questi, potrebbe trovare una disposizione a parte il decreto attuativo della legge delega di riforma fiscale nella parte in cui si prevede la riduzione da quattro a tre aliquote Irpef per il 2024.
Decreto Milleproroghe 2024, quando esce: tutte le novità in arrivo tra pensioni e superbonus
Il Consiglio dei ministri si riunisce nella giornata di oggi, 28 dicembre 2023, per varare alcuni provvedimenti di fine anno paralleli alla legge di Bilancio 2024. Tra questi, dovrebbe trovare spazio il decreto Milleproroghe, con misure di allungamento di scadenze che, di norma, non comportano investimenti del governo in termini di nuove uscite.
Nel provvedimento potrebbe trovare spazio qualche novità rimasta fuori dalla legge di Bilancio 2024 in tema di superbonus. L’argomento è caldo e la chiusura dell’anno rischia di portare cantieri in fallimento e a rischio di mancata chiusura, con tutte le conseguenze che ne derivano.
Decreto Milleproroghe 2024, si attende una miniproroga del superbonus
Non ci dovrebbe essere una vera e propria proroga, come da più parti richiesto con la scadenza del 110% e del 90% (a seconda dei casi) da far slittare al 31 marzo 2024, ma potrebbe esserci la previsione di uno stato di avanzamento dei lavori (Sal) straordinario, al 31 dicembre 2023, con la possibilità – per i condomini e le villette – di far rientrare le fatture di inizio 2024 tra quelle ammesse a sconto in fattura e cessione dei crediti del 2023.
Tuttavia, questo meccanismo avrebbe i giorni contati, dal momento che verrebbero ammesse solo le fatture da trasmettere al Sistema di interscambio (SdI) dell’Agenzia delle entrate del 12 gennaio 2024.
Pensione di vecchiaia dei medici
Nel decreto Milleproroghe potrebbe trovare spazio anche la questione delle pensioni dei medici e del personale sanitario. In particolare, dopo l’adozione dei tagli che riguarderanno i lavoratori del comparto sanitario sulle pensioni anticipate per i contributi versati tra il 1981 e il 1995, la novità potrebbe riguardare stavolta le pensioni di vecchiaia, con uno slittamento delle uscite dai 70 anni ai 72 anni di età.
Smart working per i lavoratori del pubblico impiego
Un ulteriore argomento che potrebbe rientrare nel decreto Milleproroghe 2024, in uscita dopo il Consiglio dei ministri previsto per oggi, è lo smart working per i lavoratori del pubblico impiego. Per i privati, la nuova scadenza è fissata al 31 marzo 2024, sia per quanto concerne i lavoratori fragili che i genitori degli under 14.
Per i lavoratori del settore pubblico dovrebbe adottarsi una proroga della scadenza (attualmente fissata fino a domenica prossima, 31 dicembre2023) ma solo della componente legata ai lavoratori fragili e limitatamente ai primi tre mesi del 2024. Il governo dovrà valutarne, comunque, i costi.
Decreto attuativo della legge delega sulla riduzione delle aliquote Irpef
Tra gli altri provvedimenti attesi, ma al di fuori del decreto “Milleproroghe”, il Consiglio dei ministri dovrebbe varare altre misure con provvedimenti ad hoc. A iniziare dai decreti attuativi della riforma fiscale, per i quali si attende l’ok definitivo alla riduzione delle aliquote Irpef per il 2024 da quattro a tre. Altri tre provvedimenti ad hoc riguardano l’adempimento collaborativo, il contenzioso e lo Statuto del contribuente.