È stato trovato dai carabinieri un cavallo pony maltrattato, sprovvisto di microchip ed in cattive condizioni fisiche in un’area agricola recintata ad Albano Laziale, nell’area dei Castelli Romani. I militari sono intervenuti su segnalazione. Hanno accertato il pessimo stato di salute dell’animale e lo hanno sequestrato (e portato in salvo).

Pony maltrattato ad Albano Laziale: la terribile scoperta

Lo scorso martedì pomeriggio, il 26 dicembre 2023, i carabinieri sono intervenuti, insieme al personale del servizio veterinario dell’Asl Roma 6 in una zona agricola recintata da Albano Laziale, località che si trova nel comune metropolitano di Roma.

Il motivo? Poco prima al numero di emergenza-urgenza, il 112, qualcuno aveva chiamato per segnalare la presenza di un piccolo cavallo in condizioni fisiche cattive ed estremamente preoccupanti. Così i militari si sono recati sul luogo indicato e hanno capito che la segnalazione era vera.

I carabinieri hanno trovato, in un’area agricola nei pressi dei Castelli Romani, un cavallo sprovvisto di microchip (come invece la legge prevede) e in un pessimo stato fisico. I militari e i membri del personale del servizio sanitario hanno inoltre capito che l’animale era affetto da ipercheratosi.

Si tratta di un disturbo legato alla presenza eccessiva di cheratinociti, ovvero delle cellule che costituiscono la parte più superficiale della pelle. L’animale soffriva di tale importante alterazione cutanea, che probabilmente si è sviluppata in risposta ad un fenomeno esterno, oppure a qualche infiammazione o infezione.

I militari sono dunque intervenuti e hanno sequestrato, nel pomeriggio di martedì 26 dicembre 2023, il piccolo cavallo.

Come sta e dove si trova adesso

Come riferiscono i media e i giornali locali, il pony è stato sequestrato dai militari dell’Arma. Questi lo hanno poi affidato ad un’associazione animalista di Latina. Per il momento le informazioni sullo stato di salute dell’animale non sono molte ma comunque sembra stare meglio.

Sappiamo inoltre che in questa struttura ci sono esperti e professionisti del settore che se ne stanno prendendo cura. Stanno cercando di curarlo nel miglior modo possibile.

Su tale episodio i carabinieri di Albano Laziale hanno inviato un’informativa alla Procura di Velletri. È molto probabile che presto si aprirà un’indagine con l’ipotesi di reato di maltrattamento di animali a carico del proprietario del terreno all’interno del quale l’animale è stato rinvenuto.

I maltrattamenti contro gli animali

Quando parliamo, in linea generale, di maltrattamento degli animali, parliamo di un fenomeno ampio e ancora troppo diffuso. Esso comprende una serie di comportamenti scorretti e illegali ai danni di cani, gatti, cavalli, maiali, uccelli e molti altri ancora.

Purtroppo tali comportamenti illeciti si verificano molto più spesso di quanto crediamo, in ogni parte del mondo, Italia compresa. La nostra legge impedisce (o almeno dovrebbe farlo) gli atti che vanno a danneggiare gli animali, i quali, il più delle volte, non sono in grado di difendersi da soli. Molto spesso però sentiamo parlare di casi estremi che fanno venire i brividi.

La scorsa settimana ha iniziato a fare il giro del web dei social l’appello lanciato da alcuni animalisti su una crudeltà avvenuta ad Altamura, in provincia di Bari. Tre cuccioli di cane sono stati gettati in un pozzo insieme alla loro mamma e sono stati lasciati lì a morire di fame e di freddo.

Ha destato molta preoccupazione anche il caso del gatto Leone, scuoiato vivo ad Angri (Salerno) e morto per le gravissime ferite riportate. Nel suo ricordo è stata organizzata anche una fiaccolata partita dalla chiesa di Sant’Antonio in via Orta Loreto.

Il gatto era stato lasciato agonizzate per strada. Qualcuno lo aveva trovato e portato in ambulatorio, dove è morto dopo poco nonostante i numerosi interventi per cercare di salvarlo. La Polizia è a caccia del colpevole, che per il momento non è ancora stato identificato.