L’aria è tornata respirabile vicino alla discarica di Malagrotta, a Roma, dove i cittadini oggi, giovedì 28 dicembre 2023, hanno organizzato un sit in di protesta contro quello che hanno definito “un disastro annunciato”. Sono tante le persone presenti che chiedono risposte dopo il rogo della Viglia di Natale. I cittadini vogliono lo stop alla costruzione di ulteriori impianti.
Sit-in di protesta di fronte alla discarica di Malagrotta
“Nella famiglia di mia madre otto fratelli sono morti tutti di tumore e ce l’abbiamo anche io e mio fratelli“: è la testimonianza, a Tag24, di una donna presente alla manifestazione fuori dalla discarica di Malagrotta, il sit-in – organizzato dopo il rogo degli scorsi giorni – si pone come obiettivo quello di ricevere risposte dalla politica sulla gestione dei rifiuti e sulle alternative alla discarica.
Il sopralluogo della Commissione ecomafie
“La stessa cosa è successo lo scorso anno” rimarca un cittadino “c’è un’incompetenza a livello amministrativo degli impianti“. Oggi sarà presente la Commissione ecomafie per indagare sul rogo, un sopralluogo che fa pensare che nel rogo possa essere lo zampino della criminalità organizzata. Tanta la rabbia nel corso della manifestazione contro la giunta capitolina additata come responsabile di una mancata azione nei “quartieri adibiti a discariche“.
Il biodigestore di Casal Selce, i cittadini: “Basta impianti”
C’è preoccupazione anche per il biodigestore di Casal Selce approvato qualche mese fa. Un cittadino della frazione capitolina ripercorre la storia degli impianti costruiti nella zona ovest di Roma: “C’è stata la discarica dell’amianto, Malagrotta, una produzione di gas sulla Boccea… la situazione ecologica è già compromessa ed è poco opportuno fare un altro impianto qui“. Un’altra delle persone presenti ribadisce: “Ci stiamo mobilitando anche perché non ci sia un altro ecomostro in queste zone, abbiamo già pagato per tanti anni“.
“Se questo non fosse successo sarebbe partito da domani il risanamento? Facciamo i seri dai” dice un’attivista di “Valle Galeria libera“. “Nessuno ci ha preso mai seriamente, basta impianti e basta morti: qui sono morti bambini di leucemia fulminante. Hanno distrutto le colline e riempito di spazzatura le cave, noi abbiamo dato!“.
Massimo Prudente (pres. Valle Galeria libera): “L’incendio non è scoppiato da solo”
Presente alla manifestazione anche il presidente del comitato ‘Valle Galeria libera’ Massimo Prudente che spiega la difficile situazione di Malagrotta dopo l’incendio e del sopralluogo della Commissione ecomafie. “Qui è pieno di impianti, c’è anche uno stabilimento a 700 metri da qui che è un’altra bomba innescata: ci siamo meravigliati che non sia stata rafforzata la sicurezza…una discarica non prende fuoco da sola, siamo preoccupati per la mancata prevenzione” racconta Prudente a Tag24.
“Sono passati 18 mesi dall’altro rogo e non si sa ancora nulla“ continua Prudente “non vorremmo che dopo tanto tempo l’inchiesta venga chiusa, questo non è possibile“. Non manca poi una critica al biodigestore definito come qualcosa di assurdo anche solo da immaginare. Tanta preoccupazione intorno anche per l’impatto che potrebbe avere sulla popolazione, nella zona dove sorgerà il biodigestore sono presenti abitazioni e scuole.
“Abbiamo avanzato le nostre osservazioni ma si va avanti perché hanno bisogno di impianti e costi quel che costi devono costruirli” dice Prudente. Il presidente di “Valle Galeria libera” parla poi dell’incontro con il sindaco Gualtieri di qualche tempo fa: “Il primo cittadino romano, racconta, aveva promesso che non sarebbero sorti altri impianti. Poi ha deciso di cambiare, ha fatto il contrario di quanto promesso in campagna elettorale“.
Gualtieri ha parlato due giorni fa del rogo dicendo che se le fiamme fossero partite per volontà di qualcuno si tratterebbe di un fatto gravissimo. Nelle prossime ore potrebbe emergere qualche dettaglio sulle cause dell’incendio della discarica.