Continui colpi di scena nella corsa che porta alle Elezioni presidenziali Usa 2024, con il Partito Repubblicano del Colorado che si scaglia contro la sentenza della Corte Suprema statale che ha escluso Donald Trump dalla corsa alle primarie. I Repubblicano hanno, infatti, richiesto ufficialmente l’annullamento della sentenza.
Usa 2024, Repubblicani chiedono l’annullamento della sentenza Trump
Trump o non Trump? Questo è il dilemma. E si tratta di un problema piuttosto ingombrante per il Partito repubblicano.
La decisione a sorpresa e senza precedenti con cui la Corte Suprema del Colorado aveva escluso il tycoon dalla corsa alle primarie, sembrava aver risolto i dubbi dei Repubblicani.
Il partito conservatore statunitense, infatti, ha sempre avuto qualche difficoltà a gestire un candidato come Trump, sia per l’imbarazzo delle sue vicende personali e non, sia perché da sempre refrattario alle logiche di partito.
Nonostante questo, l’ex presidente ha confermato di essere un candidato vincente, come ribadiscono anche gli ultimi sondaggi sulle primarie repubblicane. Ecco spiegato il motivo, dunque, che ha spinto gli esponenti repubblicani dello Stato del Colorado a chiedere l’annullamento della sentenza.
Repubblicani alla Corte Suprema del Colorado: “Cittadini usurpati del diritto di scelta”
L’appello arrivato ancor prima di quello dello stesso ex presidente – che dovrebbe esser presentato a breve – e punta a riammettere Trump alle primarie che si terranno a marzo.
Nella nota presentata dai legali del partito, i repubblicani si scagliano contro la sentenza, parlando di diritti violati nei confronti dei cittadini e delle stesse organizzazioni politiche.
“Escludendo il presidente Trump dalla scheda elettorale, la Corte Suprema del Colorado ha espresso un disprezzo senza precedenti per il diritto del Primo Emendamento dei partiti politici di selezionare i candidati di loro scelta, arrivando a usurpare i diritti del popolo di scegliere i propri funzionari eletti”.
La sentenza era stata messa in pausa dal tribunale del Colorado fino al 4 gennaio. Grazie all’appello, questa sospensione sarà ora prorogata, in attesa di un pronunciamento definitivo della Corte Suprema degli Stati Uniti.
I tempi, però, sono piuttosto stretti, dal momento che i partiti sono chiamati a presentare le liste dei loro candidati alle primarie entro il 5 gennaio.