Skip to main content

Guerra Israele, telefonata tra Macron e Netanyahu su ostaggi e situazione in Libano e Mar Rosso

Telefonata, nella serata di ieri, tra il presidente francese Emmanuel Macron e il suo omologo israeliano Benjamin Netanyahu, incentrata sulla guerra in corso in Israele e nella Striscia di Gaza, ma anche sulla situazione degli ostaggi e le tensioni in Libano e nel Mar Rosso.

Ancora aggiornamenti sul numero di morti provocati dalla guerra in Medioriente. Mentre la diplomazia internazionale prova a far sentire la voce della ragione, con una telefonata nella serata di ieri tra Macron e Netanyahu, altri tre soldati israeliani sono morti nei combattimenti a Gaza, mentre un palestinese è rimasto ucciso negli scontri a Ramallah.

Tlaib definisce Netanyahu un “maniaco genocida” e critica i legislatori americani che lo hanno incontrato

23:02

Il deputato democratico di estrema sinistra Rashida Tlaib definisce il primo ministro Benjamin Netanyahu un “maniaco genocida”, attaccando i legislatori statunitensi che hanno incontrato il premier israeliano.

“Ogni membro del Congresso che si siede con questo assassino sta sostenendo un criminale di guerra”. Sono così stufo e stanco che il nostro Paese finanzi e sostenga un genocidio e una guerra contro i bambini. Per favore, non smettete di parlare della Palestina”.

L’IDF ha effettuato attacchi diffusi nel sud del Libano in risposta a Hezbollah

18:43

Le forze di difesa israeliane hanno effettuato una serie di attacchi diffusi ad Ayta ash Shab e Ramyeh, nel sud del Libano e in altre aree, in risposta agli attacchi di Hezbollah nel nord.

Gli attacchi sono stati effettuati da aerei da combattimento, carri armati e artiglieria l’IDF ha colpito le infrastrutture di Hezbollah utilizzate per effettuare attacchi contro Israele.

Tre soldati uccisi a Gaza: il numero delle vittime in costante aumento

17:00

Le forze di difesa israeliane hanno annunciato la morte di tre soldati nei combattimenti di ieri, portando il numero delle vittime a 167, bilancio dei caduti in costante aumento dopo le operazioni di terra avvenute dal 7 ottobre ad oggi nella Striscia.

Le vittime sono:

  • Il Sergente di Prima Classe Asaf Pinhas Tubul, 22 anni, del 77 ° battaglione della 7a brigata corazzata, di Kiryat Motzkin.
  • Neriya Zisk, 24 anni, comandante di compagnia del 52esimo battaglione della 401a brigata corazzata, di Masu’ot Yitzhak.
  • Il Maggiore Dvir David Fima, 32 anni, vice comandante del 198esimo battaglione della 460a brigata corazzata, di Kfar Yona.

Cnn, video con donne e bambini detenuti e spogliati dall’esercito israeliano a Gaza

13:58

Uomini, donne e almeno due bambini detenuti e spogliati dall’esercito israeliano nella Striscia di Gaza.

Sono le immagini mostrate in un video diffuso dalla Cnn e si riferiscono a un’area di detenzione individuata nei pressi dello stadio Yarmouk di Gaza City, come indicato dalla ong Euro-Mediterranean Human Rights Monitor. Quest’ultima sostiene che le forze israeliane hanno condotto nel quartiere Sheikh Radwan di Gaza City numerosi prigionieri, tra cui moltissime donne.

Il video mostra ragazzi spogliati di tutto tranne la biancheria intima, condotti allo stadio con le braccia alzate. In un altro momento del filmato, protagoniste sono, invece, tre donne, vestite e in ginocchio, con le mani legate dietro la schiena e una benda sugli occhi. Sono sul prato davanti a una delle porte dello stadio, dove è legata una bandiera di Israele.

La Cnn dichiara di aver chiesto informazioni all’esercito israeliano ma di non aver ancora ricevuto risposta.

Fonte Egitto: “Irrealistico pensare a rimozione di Hamas da Gaza”

13:14

Secondo una fonte egiziana, citata dal quotidiano del Qatar ‘Al -Araby Al-Jadid’, non è realistico pensare a una totale rimozione di Hamas dal governo della Striscia di Gaza al termine della guerra.

Per questo, continua la fonte, il governo egiziano avrebbe avanzato l’ipotesi di un’organizzazione politica che veda Hamas come partner sottoposto a un controllo delle sue attività nell’area.

Allarme dell’Unrwa su Gaza: “Fame catastrofica, rischio carestia”

12:51
Unrwa carestia Gaza

L’Unrwa (l’agenzia Onu per i palestinesi) lancia un allarme per quanto riguarda la situazione nella Striscia di Gaza, paventando un concreto rischio carestia a causa di una fame catastrofica perché “semplicemente, non c’è abbastanza cibo“.

Attraverso il proprio profilo ufficiale su X (ex Twitter), l’agenzia sottolinea la necessità di fornire “più aiuti. L’unica speranza rimasta – si legge – è un cessate il fuoco umanitario“.

Thomas White, direttore dell’Unrwa a Gaza, ha concluso dichiarando che “ogni giorno è una lotta per la sopravvivenza, per trovare cibo e acqua“.

Siria accusa Israele di violare la sua sovranità e chiede l’intervento dell’Onu

12:10

Le autorità siriane accusano Israele di aver portato l’attacco che ha ucciso Sayyed Razi Mousavi, alto comandante dei Guardiani della Rivoluzione islamica iraniani.

L’aggressione si è svolta vicino Damasco e ora la Siria ha chiesto all’Onu di fare chiarezza sull’accaduto.

L’aggressione di Israele sta violando la nostra sovranità“, ha affermato il governo siriano, chiedendo “al Consiglio di Sicurezza Onu di porre fine a questa aggressione che minaccia la regione“.

Unifil chiede al Libano di indagare su attacchi subiti da una loro pattuglia

11:39

L’Unifil, la forza di pace dell’Onu incaricata di sorvegliare il confine tra Israele e Libano, ha denunciato un attacco subito da una sua pattuglia a Taybeh, vicino al confine israeliano, nella quale è rmasto ferito uno dei suoi operatori.

L’attacco è una diretta conseguenza dell’inasprimento del conflitto in Medioriente dopo l’attacco di Hamas dello scorso 7 ottobre.

In una nota, la missione ha richiesto “alle autorità libanesi di intraprendere un’indagine completa e rapida e che tutti i colpevoli siano assicurati alla giustizia“, ricordando che simili attacchi “sono violazioni della risoluzione 1701 e della legge libanese“.

Israele: “Rammarico per vittime civili a al-Maghazi”

11:12
Israele Al Maghazi

Un portavoce militare di Israele ha espresso il rammarico delle forze israeliane per i civili rimasti coinvolti e uccisi a seguito del bombardamento sul campo profughi palestinese al-Maghazi, avvenuto il 24 dicembre.

Il portavoce ha spiegato che obiettivo dell’attacco erano due siti dove operavano attivisti di Hamas ma che il raid ha finito col coinvolgere altri edifici vicini, provocando “la morte inaspettata di civili non coinvolti“.

Al Jazeera, forti esplosioni a nord di Gaza City

10:43

Un corrispondente dell’emttente Al Jazeera riferisce di forti esplosioni che hanno interessato la parte nord di Gaza City, “mentre continua il bombardamento dell’artiglieria israeliana“.

Gli attacchi dell’esercito israeliano continuano nei quartieri settentrionali di Daraj e Tuffah. L’obiettivo delle forze d’Israele è stanare l’ultimo battaglione di Hamas rimasto nel nord della Striscia di Gaza.

Onu a Israele: “Stop a uccisioni illegali di palestinesi in Cisgiordania”

09:56

Volker Turk, Alto Commissario Onu per i Diritti Umani, ha emesso una nota ufficiale per sollecitare l’esercito di Israele a porre fine alle uccisioni illegali” di palestinesi in Cisgiordania.

Turk ha definito “estremamente preoccupanti” le azioni compiute da Israele in quello Stato, tra “l’uso di tattiche e armi militari” o “della forza non necessaria o sproporzionata” e “l’applicazione di restrizioni di movimento ampie, arbitrarie e discriminatorie“.

Una situazione, conclude l’Alto Rappresentante, che ha comportato un deterioramento sul fronte dei diritti umani in Cisgiordania.

Le Figaro: Hezbollah avvertito mezz’ora prima dell’attacco di Hamas del 7 ottobre

09:33

Il quotidiano francese ‘Le Figaro’ rivela che il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, venne informato dell’attacco di Hamas a Israele del 7 ottobre scorso mezz’ora prima del suo inizio.

A essere avvertito fu Saleh al-Arouri, uno dei comandanti di Hamas in Libano, attraverso una telefonata che lo avvertiva di un’operazione imminente contro Israele e gli chiedeva di portare l’informazione al capo del gruppo sciita filo-iraniano.

Israele: “No ambasciatore in Turchia finché ci sarà Erdogan”

08:52
Erdogan Israele Hitler

Eli Cohen, ministro degli Esteri israeliano, ha dichiarato che lo Stato di Israele non intende far tornare il proprio ambasciatore in Turchia finché sarà governata da Erdogan.

La dura presa di posizione, che Cohen definisce “giustificata“, arriva dopo le pesanti accuse di Erdogan alle politiche del premier israeliano Netanyahu, paragonato dal leader turco ad Adolf Hitler.

Quello che fa il premier israeliano – ha accusato Erdogan – non è da meno rispetto a quello che ha fatto Adolf Hitler“.

Onu avverte: scontri a Gaza ostacolano arrivo degli aiuti umanitari

08:07

L’Ufficio per gli Affari umanitari delle Nazioni Unite (Ocha) lancia un nuovo allarme sulla situazione nella Striscia di Gaza.

Secondo una nota riportata dal ‘Guardian’, la consegna degli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza è resa sempre più complicata “a causa dell’intensificarsi delle ostilità, dell’insicurezza, delle strade bloccate, della scarsità di carburante e delle comunicazioni estremamente limitate“.

L’Ocha conclude il suo appunto esprimendo preoccupazione per i bombardamenti continui nella Striscia.

Telefonata Macron-Netanyahu su oastaggi e rischio escalation

07:48
Macron Netanyahu Israele

Il ‘Jerusalem Post’ riporta di una telefonata che si è svolta nella serata di ieri tra il premier francese Emmanuel Macron e il presidente israeliano Benjamin Netanyahu.

Quest’ultimo ha ringraziato Macron per il suo sostegno a garantire la navigazione nel Mar Rosso e a ristabilire la sicurezza al confine tra Israele e Libano.

Netanyahu ha, infine, confermato a Macron che Israele non fermerà le ostilità fino a quando tutti gli ostaggi nelle mani di Hamas non saranno tornati a casa.

Tre soldati israeliani uccisi a Gaza, bilancio complessivo sale a 167

07:29

Altri tre soldati israeliani sono morti nei combattimenti condotti dall’Idf nella Striscia di Gaza.

Si tratta del maggiore Dvir David Fima di 32 anni, del capitano Neriya Zisk di 24 anni e del sergente Asaf Pinhas Tubul.

Le forze di difesa israeliane comunicano che il bilancio complessivo dei soldati deceduti dall’inizio del conflitto è salito a 167 vittime.

Palestinese ucciso a Ramallah, in Cisgiordania

07:15

Un palestinese è rimasto ucciso e molti altri risultano feriti a seguito degli scontri con l’esercito israeliano a Ramallah, in Cisgiordania, avvenuti nelle prime ore del mattino di oggi, giovedì 28 dicembre 2023.

Scontri che si stanno moltiplicando in Cisgiordania, dopo che, nella serata di ieri, notizie di combattimenti erano arrivate Gerico, Halhul, Jenin, Tulkarm e Nablus.