Le due compagnie internazionali di trasporto merci Maersk e Cma-Cgm hanno dichiarato oggi che le loro navi torneranno a navigare nel Mar Rosso attraverso il Canale di Suez. Si attendono ora analoghi annunci dalle altre compagnie marittime, tra cui Evergreen, Hapag-Lloyd e Msc, che avevano stabilito la sospensione dei viaggi nell’area dopo gli attacchi Houthi alle loro imbarcazioni.

I due giganti del trasporto marittimo tornano a navigare nel Mar Rosso: “Aumenteremo gradualmente il transito attraverso Suez”

La compagnia francese di trasporto e spedizione di container Cma-Cgm e l’omologa società di navigazione danese Maersk, al secondo posto tra i più grandi armatori di navi mercantili nel mondo, dichiarano che le loro imbarcazioni sono tornate a navigare nel Mar Rosso. L’annuncio arriva dopo le recenti sospensioni delle tratte attraverso il Canale di Suez a causa degli attacchi dei gruppi armati Houthi.

“Alcune navi hanno transitato attraverso il Mar Rosso” – ha dichiarato il gruppo francese Cma-Cgm in un messaggio ai suoi clienti – “Prevediamo di aumentare gradualmente il transito delle nostre navi attraverso il Canale di Suez“.

Riprende la navigazione nel Mar Rosso nonostante gli attacchi Houthi

Il transito mercantile nel Mar Rosso si è interrotto nelle ultime settimane dopo una serie di attacchi da parte di gruppi armati Houthi dello Yemen, gruppo sciita finanziato dall’Iran. I miliziani conducono aggressioni militari contro le navi occidentali come ritorsione contro i bombardamenti israeliani a Gaza e in sostegno ad Hamas. In seguito all’intensificarsi degli attacchi, le compagnie di trasporto navale sono state costrette ad abbandonare la rotta attraverso il canale di Suez.

Il comandante delle Guardie della Rivoluzione iraniana, Mohammed Reza Naqdi, ha preannunciato azioni di forza per chiudere il transito nel Mediterraneo, lasciando intendere l‘appoggio iraniano ai miliziani Houthi dello Yemen e ad altri gruppi analoghi in Siria e Libano. Nel frattempo, il capo del Pentagono, Lloyd Austin, ha annunciato la messa a punto di un’operazione internazionale chiamata “Prosperity” per contrastare le azioni dei ribelli yemeniti. All’iniziativa prenderanno parte 9 paesi: Regno Unito, Spagna, Italia, Canada, Bahrein, Francia, Paesi Bassi, Norvegia e Seychelles.