Cos’è la pillola vibrante contro l’obesità? Arriva una nuova invenzione per contrastare la fame e limitare così l’insorgenza di obesità.
Non si tratta di farmaci, ma di una sofisticata tecnologia che permetterà di sentirsi pieni anche a digiuno.
Questo meccanismo lancia infatti segnali al cervello che recepisce il messaggio come se il nostro organismo avesse già consumato il pasto.
La reazione è pertanto quella di sazietà anche se non abbiamo ingerito alcun cibo. Come funziona questa straordinaria invenzione?
Cos’è la pillola vibrante contro l’obesità: i risultati della ricerca
Questa particolare pillola contro l’obesità è il frutto della ricerca degli scienziati ed ingegneri del prestigioso MIT Massachusetts Institute of Technology.
Per il momento la tecnologia è stata testata su animali dando sorprendenti risultati. Presto dunque la sperimentazione potrebbe essere estesa anche agli individui umani.
La pillola ha le stesse dimensioni delle compresse da integratore alimentari o multivitaminica. Va dunque ingerita e una volta arrivata all’interno dello stomaco inizia a vibrare. I ricercatori hanno battezzato questa pillola con il nome “Vibes”, acronimo di Vibrating Ingestible BioElectronic Stimulator e traducibile in italiano con Stimolatore BioElettronico Vibrante Ingeribile.
Lo studio ha coinvolto un notevole numero di maiali a cui è stato fatto ingerire la pillola trenta minuti prima dell’orario del pasto. I risultati sono stati sorprendenti. Tutti i capi sottoposti all’esperimento hanno ingerito una quantità di cibo inferiore di circa 40% rispetto la quantità ingerita dai suini esentati dal test. Inoltre i maiali che avevano assunto “Vibes” nel periodo successivo hanno mostrato una crescita di peso nettamente più rallentata della media.
I dati del test sono stati quindi pubblicati sulla rivista statunitense di settore Science Advances.
Come agisce la pillola
Vibes riesce dunque a dare un senso di sazietà al soggetto che l’ha assunta. La fame è un impulso che arriva direttamente al cervello. Quando lo stomaco è vuoto e il nostro organismo richiede cibo, viene mandato un segnale al cervello in modo che l’individuo si attivi per alimentarsi. L’obiettivo dei ricercatori è quindi stato quello di ingannare questo meccanismo.
Una volta arrivata nello stomaco, la pillola inizia a vibrare. Con questa attività riesce ad agire sui ricettori dello stomaco che a loro volta cominceranno ad espandere le pareti della cavità gastrica come se questa fosse piena di cibo.
Questo meccanismo fa sì che venga stimolato il nervo vago che invierà all’ipotalamo il segnale di sazietà. Nelle fasi di alimentazione e digestione, la ghiandola è infatti responsabile della variazione dei livelli ormonali come ad esempio l’insulina o della grelina, principale fattore che provoca la sensazione di fame.
Vibes è dotata di una microscopica batteria all’ossido d’argento. Quando arriva nello stomaco, la membrana a protezione della pillola viene sciolta dai succhi gastrici acidi. Questa azione permette perciò di completare il circuito elettrico e innescare il meccanismo vibrante.
Come contrasta l’obesità
Affinché sia efficace, Vibes va assunta a stomaco vuoto circa 20 – 30 minuti prima di quando si intende consumare un pasto. Lo scopo non è quindi quello di rifiutare completamente il cibo ma ridurre la quantità ingeribile di esso.
Con questa attività, un soggetto affetto da fame nervosa o obesità potrà dunque mangiare in misura decisamente più ridotta.
Vibes si pone dunque come alternativa alle attuali modalità per contrastare l’obesità. Oggi chi è affetto da questo disturbo può ricorrere all’installazione del bypass gastrico e alla rimozione di parte dello stomaco.
La riduzione dello spazio disponibile fa sì che si raggiunge più velocemente il senso di sazietà con conseguente rifiuto ad ingerire nuovo cibo. Lo scopo di Vibes è molto simile ma senza che l’individuo debba sottoporsi ad un delicato intervento chirurgico o un’operazione endoscopica invasiva.
La ricerca andrà poi avanti su stessa conferma degli scienziati del MIT. L’obiettivo è creare una pillola che permanga all’interno dello stomaco in maniera duratura in modo da evitare l’assunzione ripetuta vicino ad ogni pasto.