Superbonus, addio al 110% dal 31 dicembre 2023: cosa cambia a partire dal 1° gennaio 2024, data a partire dalla quale ci sarà lo sconto solo per i condomini, mentre le villette non avranno più la possibilità di rifarsi su questo bonus per i lavori di efficientamento energetico e di ristrutturazione. La misura del superbonus, introdotta nel 2020 con il decreto legge 34, ha fatto in modo da distribuire oltre 96 miliardi di euro di agevolazioni fiscali, sotto forma di sconti in fattura, cessione dei crediti d’imposta e detrazioni fiscali, ai contribuenti e committenti italiani.
Con il prossimo aggiornamento dell’Enea, riferito alle agevolazioni fruite fino a tutto dicembre 2023, si potrebbero toccare i 100 miliardi di euro di bonus. Tuttavia, dal 1° gennaio 2023, non essendo prevista una proroga del 110% (e del 90% del 2023) sui condomini, e non essendoci più il superbonus sulle villette e sulle altre unità indipendenti, cambia profondamente il quadro dei bonus edilizi. Tanti committenti dovranno far ricorso ad altre agevolazioni, nel frattempo divenute anche più convenienti del superbonus.
Superbonus, addio al 110%: sconto del 70% solo per i condomini, cosa cambia dal 1° gennaio 2024
Cambia profondamente il quadro del superbonus, l’agevolazione che, nel giro di tre anni, ha fatto in modo che imprese, committenti e condomini arrivassero a coprire i lavori di ristrutturazione e di efficientamento energetico degli edifici con la percentuale del 110%, cioè di coprire tutte le spese e di avere anche un premio del 10%.
Il termine del 110% (e del 90%, a seconda dei casi), è fissato al 31 dicembre 2023: senza proroga, non ci saranno altre agevolazioni di queste percentuali e il superbonus crescerà, ma a ritmi più lenti rispetto a quelli odierni. Infatti, l’Enea calcola circa quattro miliardi di euro di nuovi cantieri ogni mesi, con il totale arrivato a 96,7 miliardi di euro di lavori a novembre 2023. Il prossimo aggiornamento potrebbe essere quello i cui si taglia il traguardo dei 100 miliardi di euro ma, in ogni modo, il governo ha già manifestato l’intenzione di non proseguire sulla strada del superbonus.
Superbonus cosa cambia 2024 nei condomini? Lo sconto scende al 70%
Per i nuovi lavori dei condomini, si potrà fare affidamento sul 70 per cento di superbonus a partire dal 1° gennaio 2024. Sarà questa, inoltre, la percentuale alla quale dovranno essere chiusi i cantieri risultati aperti al 31 dicembre 2023. Infatti, oltre la fine dell’anno, le ulteriori spese sostenute dai condomini per finire i lavori avranno un’agevolazione del 70% e non più del 110% (o del 90%).
Il taglio sarà quindi compreso da un minimo di 20 punti percentuali a un massimo di 40 punti, scenario quest’ultimo che apre le porte a contenziosi tra condomini e imprese nel caso di ritardi dei lavori rispetto alla scadenza di fine anno.
Bonus 110% villette, quali alternative di incentivi?
Se per i condomini la scadenze di fine anno rappresenta la dead line tra il massimo dell’agevolazione e una caduta importante di sconto, per le villette la fine dell’anno coincide con la fine di tutti i lavori agevolati dal superbonus. Infatti, finora queste unità immobiliari hanno potuto agevolare gli interventi al 110% (nel caso in cui i cantieri avessero raggiunto il 30 per cento di stato di avanzamento dei lavori al 30 settembre 2022) o del 90 per cento, percentuale in vigore nel 2023 per i cantieri senza il Sal del 30% nel 2022.
Nel prossimo anno, senza superbonus, in caso di rimanenza di lavori da effettuare si potrà virare su altri bonus edilizi, in parte meno vantaggiosi, ma con l’obiettivo di arrivare alla chiusura. Tra i bonus che maggiormente possono usarsi in alternativa, la scelta è tra quello sulle ristrutturazioni, il bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche, l’ecobonus ed, eventualmente, il sismabonus.