Un calciatore universale, uno jolly per i suoi allenatori, uno da schierare come difensore o centrocampista, o ancora libero o mediano. Lionello Manfredonia ha dato sempre il massimo, ogni partita che ha giocato, con ogni maglia che ha vestito. Eppure non è stato sempre tutto semplice. Prima la Lazio, poi la Juventus e infine la Roma. Nella sua carriera ha vissuto tre momenti fondamentali, ma soprattutto in giallorosso si è dovuto conquistare con fatica la fiducia dei tifosi. Difficile, per i romanisti, dimenticare il passato con due club nemici. L’ambiente gli era ostile, ma lui ci ha messo tutto l’impegno possibile per farli ricredere. Oggi sta accadendo qualcosa di simile, ma il futuro è ancora tutto da scrivere. Per commentare la reazione dei tifosi al possibile arrivo di Bonucci a Roma, Manfredonia è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Tag24.

Bonucci vicino alla Roma, Manfredonia a Tag24

Trattative in corso, operazioni già chiuse, il calciomercato non è ancora partito ufficialmente, ma tutti stanno cercando di muoversi più o meno sotto traccia per accaparrarsi l’occasione migliore. La Roma ha bisogno di un difensore e Mourinho ha individuato in Bonucci il profilo perfetto. Dopo un’estate burrascosa e la porta chiusa in faccia da parte della Juventus, il centrale aveva scelto l’Union Berlino. Questi primi 5 mesi però non sono stati semplici, nè per lui, nè per la società e ora Leo sarebbe pronto a tornare in Italia, alla corte dello Special One. Peccato però che i tifosi non siano così felici. I romanisti si dividono, tra chi lo accoglierebbe volentieri e chi invece opta per l’hashtag ‘Bonucci out‘, non dimenticando il suo passato bianconero. Per commentare la situazione ambientale e il possibile arrivo di Bonucci a Roma, Manfredonia, che aveva vissuto un’esperienza simile, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Bonucci è sempre più vicino a vestire la maglia della Roma. Che ne pensi, è un giocatore che ti piace?

“La Roma è praticamente obbligata a comprare un difensore in questa sessione invernale di mercato. Smalling sta male dall’inizio della stagione e N’Dicka sarà impegnato con la Coppa d’Africa per circa un mese. Lì dietro a Mourinho rimangono davvero poche alternative e quindi un difensore serve per forza. Adesso c’è da capire prima di tutto qual è la condizione fisica di Bonucci, visto che in questa prima parte di stagione, in Germania, ha giocato pochissimo. Se garantisce Mourinho, credo non ci siano problemi”.

Eppure l’ambiente si divide, e non tutti i tifosi sarebbero contenti del suo arrivo a Roma. C’è il rischio che Bonucci venga accolto molto male? 

“Bonucci ha avuto una grande carriera, ed è abbastanza ferrato da questo punto di vista. Penso che per il suo passato e la sua esperienza dovrebbe riuscire a rispondere bene alla pressione dell’ambiente. La tifoseria si divide perché lui è un ex juventino, simbolo dei bianconeri”.

A te successe più o meno la stessa cosa visto il passaggio dalla Lazio alla Juventus e dalla Juventus alla Roma. Come l’hai vissuta?

“Giocare a Roma è sempre stato molto complicato, ma un calciatore deve essere bravo anche ad accettare la pressione della tifoseria, anche se questa dovesse essere avversa. Quando succedono queste cose si può rispondere solo sul campo, e così ho fatto. E’ l’unico modo per convincere i tifosi. Non c’è nessun tipo di dichiarazione che possa aiutare. Io conosco benissimo questa piazza, se gioca bene le prime partite non avrà problemi, ma deve essere bravo a capire che l’ambiente non è così sereno”.

Serve quindi grande carattere, altrimenti Roma rischia di divorarti? 

“Assolutamente sì, ma Bonucci è stato campione d’Europa e ha vinto tanti scudetti con la Juventus. È chiaro che giocare con la Roma è molto più complicato che giocare a Torino. Io ho vestito entrambe le maglie e ho vissuto entrambi gli ambienti. Alla Juve c’era pochissima pressione, pochi tifosi che venivano a vedere gli allenamenti e per me è stata una pacchia, visto che venivo dall’ambiente romano. Quando ero alla Lazio prima, e alla Roma poi, venivano anche cinquemila tifosi a vederci durante gli allenamenti e quando le cose non andavano bene la contestazione era pesante. E poi c’è da dire anche che io ero più giovane, avevo ancora gran parte della mia carriera davanti, mentre lui sta chiudendo la sua”.

Pensi che lui possa essere d’aiuto alla Roma e posso ancora dare tanto alla serie A, oppure questi mesi persi rischia di pagarli?

“Penso possa essere d’aiuto, perchè il livello tecnico della serie A è assolutamente più basso rispetto a quanto vediamo all’estero e credo che un campione come Bonucci possa riambientarsi velocemente. Potrebbe mettere a posto la difesa della Roma. Rispetto ai miei tempi, dal punto di vista tecnico, questo campionato è calato molto”.

Qualcuno sui social, anziché Bonucci, ha fatto il nome di Manolas. Sarebbe meglio secondo te?

“Manolas è forte, a Roma ha fatto bene, ha commesso qualche errore come tutti, ma credo abbia lasciato un buon ricordo. La garanzia però resta Mourinho e se lui ha fatto il nome di Bonucci, ci sarà un motivo valido. Evidentemente sa che il ragazzo può dare ancora molto”.

L’obiettivo della Roma resta un posto in Champions?

“I giallorossi se la possono giocare. In questo momento al quarto posto c’è il Bologna, sorpresa assoluta del campionato, ma la Roma, al completo, può arrivare in Champions. Sono convinto che lotterà fino alla fine. Ora l’obiettivo principale è recuperare calciatori importanti, Dybala su tutti”.