Chiuso per sciopero“. Succede alla Tour Eiffel, il monumento tra i monumenti francesi e simbolo ultracentenario della città di Parigi. E sottolineiamo la parola centenario, perché proprio oggi, 27 dicembre 2023, ricorrono appunto i cent’anni dalla morte dell’ingegnere che costruì e diede il nome all’opera realizzata per l’Esposizione universale del 1889: Gustave Eiffel.

Nel giorno del centenario della morte del suo costruttore, sciopero alla Tour Eiffel

In quel giorno di dicembre di un secolo fa, solo un ictus riuscì a fermare l’ingegnere oramai 91enne. Lui che quel 91° traguardo lo aveva raggiunto appena 12 giorni prima, circondato dall’affetto della figlia Claire, nella loro bellissima residenza sugli Champs Elysees.

Questa non sarebbe stata dunque una giornata come le altre per il monumento e per la gente che contribuisce ad animarlo, i dipendenti della Sete, la società che gestisce i servizi nella struttura, e sarebbe stato un mercoledì importante anche per i visitatori. Almeno per quei pochi che consultano le guide turistiche non soltanto per trovare i bistrot migliori.

Il sindacato Cgt: “L’attuale gestione sta portando i lavoratori dritti su un muro”

“Chiuso per sciopero”, si diceva. Lo ha proclamato il sindacato Cgt che, forse ispirato dal luogo poetico, sfrutta una metafora per denunciare in un comunicato le condizioni dei lavoratori. Ma soprattutto l’attuale gestione della società “che sta portando Sete dritta su un muro“.

Qui da noi, in Italia, come minimo i lavoratori sarebbero stati precettati perché “lo sciopero è sacrosanto, ma a tutto c’è un limite“. Incredibile, probabilmente è proprio quello che dicono i lavoratori che scioperano: “A tutto c’è un limite“. Con buona pace dell’ingegner Eiffel, s’intende.

Non è stato un 2023 tranquillo per la Tour Eiffel. Un paio di esempi: la notte brava di alcuni turisti americani e i continui allarmi bomba.