Otto giorni dopo Natale, il primo Gennaio, è un momento speciale nella liturgia della Chiesa Cattolica, in quanto si commemora la figura di Maria Santissima, madre di Dio. Questa giornata è solennemente riconosciuta come una festività religiosa e rappresenta un giorno di obbligo per i fedeli.
Cosa si festeggia il 1 gennaio?
La celebrazione di Maria Santissima Madre di Dio riveste un’importanza cruciale, in quanto sottolinea l’aspetto umano e divino di Cristo, che si fondono in un’unica entità nata da una donna mortale. Questo dogma ha suscitato dibattiti e discussioni all’interno della Chiesa, ma quando fu ufficialmente istituito, divenne un giorno festivo.
Storia e significato della festa
In origine, questa celebrazione sostituiva le antiche festività pagane delle strenne natalizie, poiché la Chiesa desiderava sovrapporvi i propri riti religiosi. Dal 1967, questa data è stata anche designata come la Giornata Mondiale della Pace. Maria, discendente di Adamo, accettò l’annuncio divino dall’Angelo e acconsentì a ospitare il figlio di Dio nel suo grembo, grazie all’intercessione dello Spirito Santo. La sua figura è sacra e fondamentale per i credenti cristiani, simbolo perfetto di devozione a Dio e di purità d’animo.
Maria Santissima fu considerata degna di essere la Madre di Dio e le fu attribuito il titolo di Theotokos, ovvero “genitrice di Dio” in greco antico. Il Concilio di Efeso, nel 431, ratificò questa verità di fede in modo permanente. Il titolo di “madre di Dio” è anche usato nell’importante preghiera dell’Ave Maria, rivolta alla Vergine per implorarne la protezione.
Nella liturgia celebrata il primo gennaio, che coincide con l’inizio dell’anno, si legge un passo del Vangelo di San Luca, l’evangelista che racconta ampiamente la figura di Maria. Questo passo narra la visita dei pastori al neonato Gesù, avvenuta poco dopo la sua nascita, quando essi portarono la notizia di ciò che avevano visto a tutti gli altri. Otto giorni dopo, il bambino Gesù venne presentato al tempio per la cerimonia della circoncisione.
Questa commemorazione riafferma il ruolo di Maria come moglie e madre, una donna ebrea osservante delle leggi umane. Allo stesso tempo, evidenzia l’eccezionalità della nascita di Cristo, riconosciuta anche da persone umili come i pastori, che, pur fidandosi dell’annuncio dell’Angelo, si recarono a visitare il Bambino. Maria rappresenta la donna per eccellenza del Nuovo Testamento, poiché il suo nome, in ebraico, significa semplicemente “signora”. In egiziano, invece, il suo nome significa “amata da Dio”, poiché Lei fu amata al punto di essere scelta tra tutte le donne per diventare la madre di Dio, Theotokos.