Il procuratore aggiunto Giovanni Conzo della procura di Roma ha aperto un fascicolo contro ignoti per incendio doloso in merito al rogo che, il giorno della Vigilia di Natale, ha colpito la discarica romana di Malagrotta, la più grande d’Europa. Questi gli ultimi sviluppi mentre domani, giovedì 28 dicembre 2023, è previsto il sopralluogo della commissione parlamentare sulle Ecomafie.
Incendio doloso per il rogo di Malagrotta? La procura di Roma apre un’indagine
Primo passo degli investigatori il sequestro delle telecamere presenti nell’impianto di trattamento meccanico-biologico. L’obiettivo è quello di fare luce su eventuali responsabili, mentre già gli stessi Vigili del Fuoco intervenuti a spegnere l’incendio avevano ipotizzato una simile possibilità, trasmettendo difatti un’informativa alla Procura.
Così come non è venuta per caso la decisione della commissione, soprattutto in considerazione del fatto che quello di domenica sia stato il secondo incendio in un anno e mezzo. All’analisi delle immagini seguiranno altri accertamenti tecnici, anche per riscontrare eventuali collegamenti con l’incidente del 15 giugno 2022.
Domani il sopralluogo della commissione Ecomafie e il sit-in dei cittadini
Al suo arrivo, la commissione troverà un sit-in del comitato locale di cittadini
per dire basta a impianti nella Valle Galeria – è la motivazione – e basta ad altri disastri ambientali. Pretendiamo l’avvio della riqualificazione del territorio.
Nel frattempo, l’area resta sotto sequestro e il capannone Tmb2, malinconicamente, con ancora i segni delle fiamme. I primi dati sulla qualità dell’aria hanno comunque permesso di far cadere i primi divieti.
In questa videointervista dell’inviato di Tag24 Thomas Cardinali, un cittadino membro di uno dei comitati della zona racconta il rogo e la situazione dell’impianto alle porte della Capitale.