Rappresentare, sotto l’insegna del Ppe, il mondo popolare e moderato alle prossime elezioni europee : è questo l’obiettivo dell’incontro tenutosi stamattina al Consiglio Regionale del Lazio, dove l’intergruppo rappresentato da Forza Italia e da Noi Moderati ha organizzato un incontro che sancisce di fatto la volontà dei due gruppi di lavorare insieme in vista del voto di giugno.

Niente di male, si direbbe. Peccato che alcune delle dichiarazioni rilasciate in vista dell’evento da Maurizio Lupi, leader di Noi Moderati, sulle pagine del Messaggero di oggi non sembrino state oggetto di fact-checking.

Un esempio? L’affermazione per cui Noi Moderati faccia parte, insieme a FI, del Partito popolare europeo. Se la creatura politica di Silvio Berlusconi è infatti da anni iscritta al Ppe, lo stesso non si può dire di Noi Moderati, come facilmente intuibile anche dallo stesso sito web del Partito popolare europeo dove non c’è traccia della formazione centrista di Lupi.

Europee, Maurizio Lupi parla al nome del Ppe. Peccato che Noi Moderati non ne faccia parte

A sorprendere, per la verità, non è solo che Maurizio Lupi si intesti un’appartenenza politica al Ppe mai esistita, ma anche come il deputato si senta nella condizione di concedere patenti di legittimità rispetto a chi può o non può rappresentare il Partito popolare europeo in Italia.

Interrogato sulla possibilità che alle prossime elezioni lo spazio moderato e centrista possa allagarsi fino a comprendere Alternativa Popolare di Stefano Bandecchi, infatti, Lupi ha rigettato questa possibilità sulla base dell’assunto per cui “AP non fa parte della nostra storia”.

La replica a questa affermazione evidentemente irrealistica, comunque, non è fatta attendere. Con puntuale sarcasmo, infatti, il presidente di Alternativa Popolare Paolo Alli ha oggi risposto a Lupi, rinfrescando la memoria del deputato sul suo stesso percorso politico e, infine, sulla falsità delle affermazioni rilasciate.

Europee, Alli (AP): “Lupi non è legittimato a parlare a nome del Ppe”

Il primo interrogativo che Paolo Alli pone riguarda la patente di legittimità popolare che Lupi sembra essersi arrogato.

Secondo il presidente di Alternativa Popolare, innanzitutto, lo 0.89% di preferenze riportate a livello nazionale – ovvero il risultato  ottenuto da Noi Moderati alle scorso elezioni politiche –  rende già difficile credere che il partito di Lupi sia realmente rappresentativo di qualcosa o qualcuno.

Al di là di questo, tuttavia, ciò che appare ancor più grave è il riferimento fatto da Lupi a “una storia popolare” che lo stesso sembra aver dimenticato. Fino al 2017, infatti, l’onorevole Lupi ha fatto parte proprio di Alternativa Popolare, partito che ora sembra denigrare, forse per via di un timore di venir presto surclassato mediaticamente e politicamente dalla formazione oggi guidata da Stefano Bandecchi.

Europee, Alli: “Lupi smemorato, attaccando AP sconfessa la sua stessa storia”

Il messaggio di Alli – che ironicamente consiglia a Lupi “una cura di fosforo” si allarga poi non solo alle improprie parole del leader di Noi Moderati, ma anche a Forza Italia, della quale il presidente di AP apprezza la volontà di “rafforzare il popolarismo in Italia”, rammentando tuttavia la militanza attiva di AP nel Ppe ormai da un decennio.

Il partito rappresentato da Alli e Bandecchi, infatti, in questi lunghi anni non ha mai mancato un’ assemblea politica popolare, rispondendo sempre prontamente alle iniziative lanciate dal Ppe, come nel caso della raccolta e della donazione di 108 generatori elettrici a favore della popolazione ucraina lo scorso inverno.

Europee, Alli: “Lupi dica la verità, ovvero che teme AP e Stefano Bandecchi”

Con poche semplici righe, pertanto, Paolo Alli smaschera Maurizio Lupi e la sua pretesa di parlare a nome del Partito popolare europeo pur non facendone parte, respingendo al mittente anche le illazioni del leader di Noi Moderati nei confronti di Stefano Bandecchi, criticato sulla base di un supposto “populismo” che però non trova alcun riscontro della realtà, data la piena adesione del coordinatore nazionale di AP ai valori popolari ed europeisti rappresentati dal Ppe.

In conclusione, secondo Alli,

Lupi, che non ha alcun titolo per parlare di PPE visto che non vi appartiene – a differenza di Alternativa Popolare – farebbe meglio a dire la verità, cioè che teme Stefano Bandecchi e Alternativa Popolare. Stia pure sereno, la verità verrà a galla molto presto.