Possono il Barcellona, Vitor Roque ed una tigre avere qualcosa in comune? Si, la presentazione. Il club blaugrana infatti ha deciso di annunciare l’attaccante ex Atletico Paranaenese in modo particolare, prendendo spunto dal soprannome del brasiliano “Tigrinho”.

Ecco perchè sul campo del Montjuic, nel centro sportivo del Barcellona, si è vista aggirare sul rettangolo verde una tigre, un modo originale secondo la dirigenza per far conoscere il giocatore ai suoi nuovi tifosi. Anche se non tutto è come sembra.

Vitor Roque al Barcellona, una tigre lo presenta. Ma c’è il trucco

C’è curiosità intorno a Vitor Roque. Prima di tutto perchè mister Xavi ci punterà tanto. Nonostante in avanti ci sia Lewandowski e insieme a lui altri nomi importanti, la squadra blaugrana non sta vivendo uno dei suoi migliori momenti, anzi. Quarto posto a 38 punti, vetta della classifica distante 7 punti e mancanza di continuità dal punto di vista dei risultati.

Ecco perchè la speranza è che l’arrivo di Vitor Roque possa dare lo scossone giusto alla squadra. Anche perchè l’investimento è stato importante, 40 milioni per strapparlo subito all’Atletico Paranaense. E per presentarlo la dirigenza blaugrana ha voluto fare le cose in grande stile, postando un video sui social in cui si può vedere una tigre passeggiare sul campo dell’Olimpico di Montjuic, lì dove il Barca sta giocando in attesa della riapertura del Camp Nou

C’è il trucco però. Il micione infatti non è vero, tutto è stato fatto grazie all’ausilio dell’intelligenza artificiale che ha riprodotto tutta la scena, in onore del giocatore soprannominato “Tigrinho”, sperando che possa lasciare la zampata da subito.

Presentazioni particolari

Non è la prima volta che avvengono presentazioni di questo tipo. Indimenticabile fu quella di Diego Costa, quando la punta firmò nel 2022 con il Wolverhampton. Quella volta lo spagnolo di origine brasiliana venne presentato ai tifosi tenendo al guinzaglio tre lupi. La differenza con la tigre di Vitor Roque? Semplice, i lupi erano veri.

Niente intelligenza artificiale, Costa dovette tenere a bada i cuccioloni con tanto di dentoni, che spaventarono e non poco il giocatore. “Non rispondevano agli ordini dell’addestratrice, avevo paura che potesse succedere qualcosa da un momento all’altro“, disse allora Diego Costa che non ci girò intorno: “Pensavo di essere finito“.

Non solo animali, andando a spulciare nella recente storie del calcio, molte sono le presentazioni particolari. E’ il caso di Gonzalo Villar, che dopo la parentesi non felice alla Roma si trasferì al Granada, presentandosi prima come chef intento a preparare la pizza, per poi vestire i panni del rider e consegnare il cartone nella sede del club, per poi togliersi il casco e mostrarsi ai suoi tifosi.

Altra presentazione divertente fu quella dell’Union St.Gilloise con Kevin Mac Allister, fratello del centrocampista del Liverpool. Qui si giocò su un terreno molto facile, dato che nome e cognome rimandano al protagonista di “Mamma ho perso l’aereo”, con il club belga che utilizzò un iconica scenda del film per presentare il giocatore.

Anche la magia è arma potente per le presentazioni dei calciatori. Lo sa bene il Villareal, che nel 2018 celebrò il ritorno di Santi Cazorla al Sottomarino Giallo con un trucco illusionistico. All’ Estadio de la Cermica un mago riempì di fumo un cilindro, da cui appari in seguito proprio il giocatore.

Neanche gli allenatori sono stati esenti da presentazioni particolari. Lo sa bene Luiz Felipe Scolari quando firmò per l’Atletico Mineiro, con il club che decise di annunciarlo ai tifosi con una serie di indizi, dalla Coppa del Mondo vinta nel 2002 con il Brasile, ad una foto con i suoi tipici baffi a ricreare la scritta “Galo”, soprannome del club brasiliano.