Le prospettive non sono favorevoli per le famiglie, ma positivamente vantaggiose per coloro che lavorano come colf, badanti o in altre mansioni domestiche. Secondo la legge, gli stipendi di chi svolge tali mansioni devono essere adeguati all’aumento del costo della vita, il che ha portato a un incremento del 9,2% nel 2023.

Stipendio colf e badanti, gli aumenti nel 2024

Questo aumento ha influito sulle famiglie, molte delle quali stanno iniziando a riscontrare difficoltà nel gestire i costi legati all’impiego di colf e badanti, soprattutto considerando la mancanza di strumenti che agevolino deduzioni e detrazioni fiscali.

Tuttavia, non è tutto: nonostante un rallentamento, l’inflazione è stata notevolmente alta anche quest’anno, portando a un aumento delle pensioni del 5,4%. Questo stesso tasso dovrebbe influire sul costo dei servizi di colf e badanti, comportando un aumento che, in alcuni casi, può arrivare fino a 90 euro al mese. Quindi, le retribuzioni di questi lavoratori stanno per crescere ulteriormente, a vantaggio degli stessi, ma creando una pressione finanziaria maggiore sulle famiglie. Questo aumenta il rischio di ricorrere al lavoro non dichiarato.

L’adeguamento coinvolge anche le retribuzioni minime stabilite dal Contratto collettivo nazionale di lavoro per colf e badanti. Non è ancora stato annunciato il tasso ufficiale, ma dovrebbe essere vicino al 5,4% applicato alle pensioni.

Questo aumento si tradurrà in un incremento di spesa che varia da 40 a circa 90 euro al mese per le famiglie, con un aumento annuale che potrebbe superare i 1.000 euro rispetto all’anno precedente.

Aumento di 1000 euro all’anno

Un surplus di 1.000 euro, un importo che naturalmente preoccupa le famiglie, già gravate dai costi dell’inflazione.

Inoltre, c’è una richiesta continua di nuovi aiuti rivolti alle famiglie che impiegano colf, badanti e altri lavoratori domestici.

Attualmente, i bonus destinati a colf e badanti sono limitati a:

  • Detrazione del 19% delle spese per i contributi previdenziali e assistenziali fino a un massimo di 2.100 euro all’anno, applicabile solo per assistenza a persone disabili gravi o non autosufficienti.
  • Deduzione fino a 1.549,37 euro all’anno per i contributi versati a favore di colf e badanti.

Tuttavia, queste agevolazioni non risultano sufficienti. A questo proposito, Assindatcolf sta spingendo il governo affinché modifichi queste agevolazioni consentendo alle famiglie di dedurre tutte le spese sostenute per l’assunzione di colf e badanti, inclusi gli stipendi oltre ai contributi.

Questo potrebbe comportare un risparmio annuale compreso tra 2.000 e 5.000 euro, rendendo l’assunzione regolare di un lavoratore domestico più sostenibile dal punto di vista finanziario.