Il presidente cubano, Miguel Diaz-Canel ha annunciato la sua posizione sulla guerra Israele-Hamas. Diaz-Canel ha criticato Israele in modo deciso, chiedendo la fine del conflitto
Cuba, presidente Diaz-Canel chiede la fine della guerra
Martedì 26 dicembre, il presidente cubano ha pubblicato un post su X, chiedendo la fine della guerra tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza. Il conflitto è in corso da oltre due mesi e mezzo ed ha provocato migliaia di vittime civili:
El genocidio que comete el estado terrorista de Israel en Gaza es una humillación para toda la humanidad. ¿Hasta cuándo la impunidad, hasta cuándo la vía libre para asesinar? #Cuba, que jamás estará entre los indiferentes, alza su voz por Palestina una y otra vez.#FreePalestine pic.twitter.com/hTH2vxbJZS
— Miguel Díaz-Canel Bermúdez (@DiazCanelB) December 26, 2023
Il presidente ha condannato la violenza a Gaza pochi giorni dopo la solidarietà del Parlamento cubano al popolo palestinese.
Il Parlamento cubano ha condannato la violenza contro i civili
Il 20 dicembre il Parlamento di Cuba ha preso una posizione di condanna nei confronti della violenza contro i civili, “l’uccisione di migliaia di palestinesi nella Striscia di Gaza, di cui oltre il 70 per cento bambini e donne, a seguito dei bombardamenti indiscriminati effettuati da Israele a partire dal 7 ottobre”.
Il Parlamento nella sua dichiarazione fa riferimento ad “una conseguenza di 75 anni di pratiche israeliane di occupazione e colonizzazione illegali”, affermando che tali pratiche sono in contrasto con i diritti inalienabili del popolo palestinese nel proprio territorio.
Nella dichiarazione si legge, inoltre, “la complicità del governo degli Stati Uniti con questo ‘genocidio'” con riferimento al veto degli Usa alla risoluzione Onu per il cessate il fuoco.
Nonostante diversi paesi abbiano recentemente chiesto ad Israele di ridurre l’intensità delle sue operazioni militari e di prestare maggiore attenzione alla protezione dei civili, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato l’intenzione di proseguire con determinazione nella guerra contro Hamas.