Ricorda quella di altre vittime di femminicidio, la storia di Vanessa Ballan, brutalmente uccisa dall’ex amante di origini kosovare Bujar Fandaj a Riese Pio X, nel Trevigiano, la mattina del 19 dicembre scorso. Una storia fatta di violenza e di persecuzione, finita nel sangue nonostante i campanelli d’allarme e le denunce.

La storia di Vanessa Ballan, uccisa dall’ex amante a Treviso

Vanessa Ballan aveva 26 anni. Insieme al compagno Nicola Scapinello e al figlio di quattro anni viveva in una bifamiliare di via Fornasette a Spineda di Riese Pio X, nel Trevigiano. Da pochi mesi aveva scoperto di aspettare un secondo bambino, lasciando il lavoro come commessa di un supermercato locale.

Lì, tra le corsie, nell’estate del 2022 aveva conosciuto l’uomo che le avrebbe tolto la vita: il 41enne di origini kosovare Bujar Fandaj, titolare di un’impresa individuale che si occupa di pittura edile. I due avevano intrapreso una relazione extraconiugale, vedendosi all’insaputa del compagno di Vanessa.

Le cose sembravano andare bene, poi Fandaj si era fatto sempre più possessivo, continuando a chiederle di lasciare l’altro uomo per lui. Lei non voleva e, messa alle strette, aveva deciso di tornare sui suoi passi, confessando il tradimento a Scapinello, che aveva deciso di perdonarla.

Le cose erano precipitate: il 41enne, sempre più geloso, aveva iniziato a seguirla, minacciandola di rendere pubbliche delle foto scattate quando ancora erano insieme e dei video hot che li ritraevano e che lei aveva cancellato. Poi addirittura si era intrufolato in casa della 26enne, spaventandola. Lei e il compagno, preoccupati, avevano allora sporto denuncia nei confronti del kosovaro, che però non aveva ottenuto alcun divieto di avvicinamento.

L’omicidio e l’autopsia

Lo scorso 19 dicembre l’uomo aveva scavalcato la recinzione della villetta dell’ex amante e, dopo aver estratto un martello dalla borsa nera di tela che aveva portato con sé, aveva rotto il vetro della portafinestra dell’abitazione, cogliendo di sorpresa la 26enne.

Verso mezzogiorno il compagno aveva trovato il suo corpo senza vita, dando l’allarme. Stando ai risultati dell’autopsia effettuata sulla salma dal medico legale incaricato dalla Procura, il dott. Antonello Cirnelli, la donna sarebbe stata prima picchiata e poi accoltellata ai polmoni e al cuore, morendo nonostante i tentativi di difendersi, a causa dell’efferatezza dei colpi ricevuti.

Fandaj, che è sospettato del suo omicidio, era stato arrestato nella tarda serata dello stesso giorno, dopo aver provato a depistare le indagini. Subito dopo i fatti si era cambiato i vestiti sporchi di sangue e si era recato in un bar vicino casa, ordinando del caffè e una birra e parlando del più e del meno con le bariste. Poi, usando un telefono senza sim, aveva chiamato il 112 e confessato il delitto, dicendo però di trovarsi in un luogo diverso da quello in cui era realmente.

Nella sua abitazione i carabieri hanno trovato una sim prepagata, un passaporto appena rinnovato e la probabile arma del delitto. Secondo il gip che ne ha convalidato l’arresto non solo avrebbe pianificato l’omicidio, ma anche la fuga: se non fosse stato fermato, il giorno successivo sarebbe partito alla volta dell’estero, facendo perdere le sue tracce.

I funerali a Castelfranco Veneto

Il prossimo 29 dicembre in tanti saranno a Castelfranco Veneto per i funerali di Vanessa Ballan. Per l’occasione in Veneto sarà lutto regionale. A deciderlo è stato il presidente Zaia, che negli scorsi giorni, riferendosi alla vicenda, ha parlato di “un femminicidio dai contorni estremamente drammatici”. Si tratta del secondo in poco tempo, dopo quello di Giulia Cecchettin, uccisa a 22 anni dall’ex fidanzato Filippo Turetta dopo esserne stata sequestrata.