Juve, le strategie per infastidire l’Inter fino alla fine possono essere servite nel periodo di gennaio con la finestra invernale del calciomercato.
Da settimane la lotta dichiarata dagli addetti ai lavori riconduce Inter e Juve a ritrovarsi dopo un pò di anni avversarie dirette per il titolo di campione d’Italia anche se la realtà dei fatti dice tutt’altra cosa: tra la squadra di Simone Inzaghi e quella di Max Allegri attualmente non esiste confronto.
La squadra nerazzurra è troppo più forte ma soprattutto più completa rispetto a quella bianconera: la differenza sostanziale sta nel fatto che l’una è stata costruita da 5 anni a questa parte per raggiungere i massimi traguardi, l’altra sta ricostruendo una propria identità dopo il favoloso ciclo vincente dei 9 scudetti consecutivi.
Dunque affinché possa esistere anche un briciolo di speranza perché la Juve possa ergersi a ruolo di antagonista non solo momentaneamente con soli 4 punti in meno ma per tutto il perdurare del campionato dalle parti della Continassa devono intervenire per migliorare a livello tecnico la rosa a disposizione dell’allenatore toscano.
Juve, le strategie per infastidire l’Inter fino alla fine
Serve qualcosa in più alla squadra sul campo. L’allenatore c’è: comunicazione e gestione sono da sempre i suoi punti di forza. La società anche ma soprattutto il direttore sportivo, il migliore disponibile sulla piazza.
Ed ecco che la lotta impari che si sta concretizzando settimana dopo settimana con l’Internazionale di Milano potrebbe trasformarsi alla pari solo con alcune strategie di mercato.
Non serve tanto alla Vecchia Signora e nemmeno nomi altisonanti, ma soltanto delle pedine giuste da mettere al posto giusto: un centrocampista, un attaccante e un terzino sinistro oltre che a rinnovare i contratti ai giocatori forti che già vestono il bianconero.
L’attaccante
L’attaccante serve eccome se serve: Kean, Milik e Vlahovic non bastano non solo numericamente ma nemmeno praticamente sul capo da soli o a coppia tra di loro.
Massimiliano Allegri ha sopperito finora alla mancanza di un quarto attaccante adattando Chiesa nel ruolo offensivo, ma non può essere sufficiente alla causa della squadra perché per quanto il figlio d’arte possa essere il più pericoloso non sarà mai un uomo dai 15 a 20 gol stagionali.
Se Milik quando viene chiamato risponde sempre con prestazioni eccellenti riuscendo a dar man forte più alla costruzione della manovra avanzata che non a concretizzare in fase realizzativa lo stesso lo si può dire per Kean ma non per Vlahovic attualmente il più discontinuo e deludente investimento.
E allora che ritornare sul mercato a Gennaio per reperire un attaccante di area di rigore capace di fare danni alle squadre avversarie appena tocca palla è di primaria importanza. Yldiz per quanto fenomeno sia ha bisogni dei suoi tempi e non di caricarsi la responsabilità scudetto di una Juve forse non ancora pronta a rivincere.
Il centrocampista
Se dovessimo dare una priorità su un profilo di calciatore essenziale ora come ora alla Juve la scelta ricadrebbe su un centrocampista puro che detti i tempi di gioco dal centro del centrocampo in su in modo tale da consentire ad Allegri di riportare Locatelli al suo posto naturale di mezz’ala. Un centrocampista forte dai piedi buoni alla Pjanic o anche con caratteristiche diverse alla Khedira darebbe un contributo enorme alla squadra e l‘avvicinerebbe non di poco alla sua contendente per lo scudetto.
Il terzino sinistro
La Juve ha sempre avuto laterali sinistri nel reparto difensivo forti. Alex Sandro, nonostante i suoi piedi siano ancora quelli di un brasiliano doc non ha più la forza né la capacità di fluidificare costantemente su e giu per la fascia del resto l’età inizia a farsi sentire.
Ci sarebbe Cambiaso da far giocare lì in quel ruolo ma perché sprecarlo quando potrebbe dare il massimo da quinto o da quarto di centrocampo?