Nel campo assicurativo la polizza vita rappresenta uno strumento versatile ed una forma di risparmio alternativa: quali sono i vantaggi fiscali?

La polizza vita è uno prodotto assicurativo ramo danni che consente di beneficiare di interessanti vantaggi: si tratta di uno strumento di risparmio e di investimento alternativo ai “classici” prodotti. La sottoscrizione di una polizza vita comporta una serie di benefici non trascurabili, che meritano di essere analizzati e conosciuti.

Scopriamo in questa guida quali sono i vantaggi fiscali derivanti dalla sottoscrizione di una polizza vita.

Polizza vita: quali sono i vantaggi fiscali?

A chiarire quali sono i vantaggi fiscali derivanti dalla sottoscrizione di una polizza vita è l’Agenzia dell’Entrate nella risposta all’interpello n. 20 del 13 gennaio 2022. Per le polizze vita è prevista un’imposta sostitutiva che varia a seconda del prodotto sottostante. Il Fisco sul capital gain applica un prelievo pari al 26%, che scende al 12,5% nel caso in cui i rendimenti derivino da investimenti in titoli di stato.

La Manovra di Bilancio 2023 ha introdotto un’interessante novità per quanto concerne la tassazione delle polizze vita. A partire dal 24 marzo 2023 chi ha una polizza di ramo I o di ramo V sui rendimenti realizzati si paga un’imposta anticipata pari a 14 punti percentuali, venendo ad evitare una plusvalenza tassabile con aliquota pari a 26 punti percentuali.

La novità introdotta dalla Legge di Bilancio 2023 non si applica alle polizze di ramo I e di ramo V riscattate nel periodo compreso tra il primo gennaio ed il 30 giugno 2023 e la cui scadenza è prevista entro la fine del 2024. Inoltre, tale novità non colpisce le polizze united link.

Polizza vita: la normativa fiscale e le novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2023

In genere la normativa fiscale prevede l’applicazione di un’aliquota del 26% sulla plusvalenza maturata sui proventi derivanti da polizze vita. Grazie alla novità introdotta dalla Manovra di Bilancio 2023 viene applicata l’imposta anticipata del 14% alle polizze di ramo I e di ramo V.

Oltre alle polizze rivalutabili con gestione separata ed alle polizze di capitalizzazione, l’affrancamento si applica anche ai fondi chiusi, ai fondi aperti ed agli ETF. La gestione separata assicurativa è investita in titoli statali su cui viene applicato un prelievo fiscale vantaggioso pari a 12,5 punti percentuali. Il rendimento che concerne gli strumenti finanziari collegati alla polizza diversi dai titoli statali viene colpito da un’aliquota del 20% e del 26%.  

Polizza vita: le detrazioni fiscali

Per quanto concerne le detrazioni fiscali, la normativa vigente prevede l’applicazione di una detrazione fiscale del 19% dall’imposta lorda degli oneri. Gli oneri sostenuti dal sottoscrittore della polizza vita devono essere stati pagati tramite versamenti bancari ed ogni altro strumento tracciabile. La detrazione varia a seconda del reddito: spetta al 100% a chi ha un reddito fino a 120mila euro per poi decrescere ed azzerarsi con l’aumentare del reddito.