Anche Monero, il vero e proprio simbolo delle privacy coin, si appresta al 2024 sperando di poter intercettare il clima più sereno previsto da molti analisti. Chi si accinge ad investire in criptovaluta ed è orientato a farlo su XRM, dovrebbe però chiedersi se si tratti di un investimento pericoloso o meno.

Se, infatti, è vero che l’interesse per le monete virtuali orientate alla riservatezza è in aumento, a causa delle crescenti preoccupazioni sullo spionaggio industriale e della stretta normativa in atto, proprio l’ostilità dei governi sembra poter porre le basi per un vero e proprio bando nei confronti di Monero e compagni.

Un bando il quale al momento non sembra dietro l’angolo, ma che comunque dovrebbe essere messo in conto, per capire l’opportunità di un investimento di questo genere.

Monero: un 2023 non esaltante

Monero si accinge a lasciare il 2023 con un sentimento contrastante. Da un lato ha leggermente aumentato il proprio valore in termini di capitalizzazione, portandolo dai 146 dollari con cui aveva chiuso il 2022 ai 175 odierni. Dall’altro, però, la sua performance è stata molto inferiore non solo a quella di Bitcoin, ma anche ad altri progetti di cui si sta parlando molto.

Il rischio, quindi, è di una sottoesposizione mediatica che potrebbe frenarne la crescita in termini di valutazione. Quando si parla di XRM, infatti, il discorso va sempre a cadere sulla sua funzione all’interno dell’economia criminale.

Una fama non proprio gratificante, incentivata in particolare dal fatto che proprio Monero è il token preferito dagli hacker che praticano il ransomware. Le sue particolari funzionalità sono in effetti in grado di oscurare gli estremi di una transazione, tanto da aver spinto l’Internal Revenue Service degli Stati Uniti a offrire una ricompensa a chiunque sia in grado di infrangere le barriere in tal senso.

Gli sviluppatori di XRM, dal canto loro, non sembrano comunque preoccuparsi eccessivamente di questa competizione con le autorità di sorveglianza. Tanto da aver continuato negli ultimi anni ad implementare meccanismi in grado di aumentare al tempo stesso scalabilità ed anonimato.

In tal senso vanno visti i lavori culminati nell’aggiunta di Triptych, destinati a ridurre le dimensioni delle transazioni e migliorare la velocità tramite aumento dell’efficienza delle firme degli anelli. Cui si aggiungono quelli su Kovri, tesi a includere nell’ecosistema di Monero il protocollo I2P (Invisible Internal Project.

Monero: come si prospetta il 2024?

Abbiamo quindi visto come il 2023 non sia stato un anno esaltante, per Monero. Un comportamento non brillante, il suo, che poteva comunque essere facilmente previsto. Nel corso del 2022, infatti, molti exchange centralizzati hanno deciso di rimuovere XRM dalle proprie contrattazioni. Un atteggiamento che è proseguito anche nell’anno in corso e chiaramente ispirato dal timore di possibili frizioni con la SEC.

Meno scambi disposti a listare Monero si traducono inevitabilmente in una diminuzione delle operazioni che ne vedono l’impiego. Oltre a riflettersi direttamente sul suo prezzo, in maniera negativa.

Nel nuovo anno, però, anche la privacy coin lanciata da Riccardo Spagni potrebbe intercettare la nuova atmosfera che ha iniziato a farsi sentire nel settore. Il crypto winter, anche se non è scomparso del tutto, ha infatti lasciato il posto ad un promettente inizio di schiarita.

A rafforzare l’atteggiamento positivo dei trader è in particolare la grande attesa per l’ascesa di Bitcoin. Una crescita che sarà sostenuta dal quarto halving di BTC, che avrà luogo nella prima metà dell’anno. Meno sicura è invece la sospirata decisione sull’ETF dedicato all’icona di Satoshi Nakamoto.

Se, infatti, in queste ore le indiscrezioni parlano di un’approvazione da parte della SEC per il prossimo 10 gennaio, si tratta soltanto di rumors, probabilmente interessati. Nel caso queste voci trovassero conferma, però, il decollo di Bitcoin sarebbe praticamente inevitabile. E con il suo quello di un gran numero di token che da sempre si muovono verso l’alto in corrispondenza delle impennate di BTC.