Nel corso del 2023 le banche hanno perso oltre 60mila posti di lavoro e il trend sembra che sia destinato a non arrestarsi: ecco i risultati dell’indagine condotta dal Financial Times.
Il 2023 sta per essere archiviato e sarà ricordato come uno degli anni più pesanti dovuti alla crisi finanziaria ed all’aumento del costo della vita. Il comparto bancario ha perso oltre 60mila posti di lavoro e questa tendenza sembra essere destinata a non arrestarsi.
Sono i numeri a confermarlo: almeno la metà dei tagli sono stati fatti dalle banche di Wall Street, la cui attività di investment banking è in affanno a seguito dei continui rialzi dei tassi di interesse decisi dalla BCE e dalla FED.
Banche, persi oltre 60mila posti di lavoro: l’indagine del Financial Times
Il 2023 è stato un anno davvero difficile per le banche che hanno perso oltre 60mila posti di lavoro a causa della crisi finanziaria. Le banche d’investimento di Wall Street hanno faticato a causa del crollo delle commissioni, della riduzione delle transazioni e delle quotazioni.
Il continuo aumento dei tassi di interesse deciso dalle banche centrali ha messo a dura prova l’attività di investment banking. Per proteggere i margini di profitto le banche hanno deciso di tagliare i posti di lavoro. Per l’anno 2024 si prevede che ci saranno grandi ondate di licenziamenti. Nella maggior parte delle banche non c’è alcuna stabilità e neppure alcuna crescita: sicuramente ci saranno ulteriori tagli di posti di lavoro.
Banche, quanti posti sono stati tagliati?
L’indagine condotta dal Financial Times ha messo in evidenza che venti delle principali banche mondiali hanno eseguito tagli per oltre 61mila posti di lavoro nel 2023. In questo dato non sono incluse le banche di minori dimensioni, per cui il numero di posti di lavoro tagliati dovrebbe essere molto più elevato. Si pensi che nel biennio della crisi finanziaria 2007-2008 sono stati tagliati oltre 140mila posti di lavoro nel comparto bancario.
il trend del taglio dei posti di lavoro nelle banche non è di certo un trend nuovo, ma già in passato gli intermediari bancari hanno dovuto ridurre il personale: nel 2015 e nel 2019 per far fronte ai bassissimi tassi di interesse dei mutui le banche hanno tagliato la forza lavoro. Nel 2023 le “sforbiciate” provengono per oltre la metà dalle banche di investimento di Wall Street. In moltissimi casi le banche stanno facendo dietrofront sulle assunzioni effettuate all’indomani dello scoppio della pandemia.
Quali sono le previsioni per il 2024?
Il trend imboccato nel 2023 continuerà anche nel 2024: gli analisti prevedono che nei prossimi mesi ci saranno ulteriori tagli ai posti di lavoro nelle banche. Dal Ubs a Wells Fargo, da Citigroup a Morgan Stanley, da Goldman Sachs a Bank of America: questi sono solo alcuni dei grandi nomi che hanno tagliato e taglieranno ulteriori posti di lavoro nel 2024.