L’uso distorto della tecnologia è un fenomeno che ha richiamato l’attenzione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e delle sue considerazioni andrebbe fatto tesoro. Il Capo dello Stato afferma che l’uso della tecnologia “deve essere regolato, necessariamente e urgentemente, nell’interesse delle persone, dei cittadini, ma sappiamo che questa fondamentale esigenza incontra difficoltà a causa delle dimensioni e del potere di condizionamento degli operatori del settore. La cui presunzione di divenire protagonisti che dettano le regole, anziché essere destinatari di regolamentazione, si è già manifestata in più occasioni”. Ad ascoltare le parole di Mattarella erano le più alte cariche dello Stato e c’è da sperare che ognuna agisca nella direzione indicata dal presidente.
L’Intelligenza Artificiale e il richiamo del presidente Mattarella
Ha parlato dei pericoli dell’Intelligenza Artificiale: “Immaginiamo solo per un momento, applicando lo scenario descritto nel libro `1984´ di George Orwell, cosa avrebbe potuto significare una distorsione nell’uso di queste tecnologie al servizio di una dittatura del novecento. Sono in gioco i presupposti della sovranità dei cittadini”. Ma già oggi, ha aggiunto “attraverso un uso distorto della tecnologia, si riesce ad alterare, in maniera difficilmente avvertibile, dichiarazioni, video, filmati, tagliando brani, isolando frasi, rimontando abusivamente”. Insomma, si potrebbe pensare di essere più liberi quando, in realtà, si rischia di finire in una dimensione parallela, falsa e manipolata.
Stefano Bisi