Chissà se c’è ancora il cartello affisso in una chiesa di Padova dove si invitano i parrocchiani “a non dare l’elemosina ai mendicanti in chiesa e nemmeno nei dintorni”. Al Mattino di Padova don Albiuno Bizzotto, presidente dell’associazione Beati costruttori di pace ha commentato “scandalizzato, e mi dispiace che sotto Natale non ci sia posto per i poveri”, ha commentato al Mattino di Padova don Albino Bizzotto, presidente dell’associazione Beati costruttori di pace. Ma l’Opera dell’Adorazione eucaristica perpetua sostiene con forza l’iniziativa: bandita non è l’elemosina, ha precisato, quanto la pratica dell’accattonaggio molesto. “La chiesa resta sempre aperta, 24 ore su 24. È per questo che noi abbiamo anche il compito di garantire il rispetto e il silenzio in tutti quei momenti di intimo raccoglimento dei fedeli”, spiega una referente dell’opera religiosa al Mattino.
Polemica a Padova per un cartello affisso nell’edificio
“Essendo una chiesa sempre aperta e non una parrocchia, gli accattoni gravitano intorno al luogo di culto a tutte le ore e non solo durante le occasionali funzioni religiose, anche di notte. Questo ha portato problemi anche ai commercianti della zona che si sono lamentati per la presenza costante di gente che chiede l’elemosina”, ha concluso la referente. Ma per don Albino Bizzotto non ci sono giustificazioni: “I poveri meritano attenzione soprattutto in questi giorni. Certo, va individuato l’opportunismo, ma non agire in modo generalizzato precludendo ai bisognosi la carità”. E la polemica continua.
Stefano Bisi