Ha scelto il Panathinaikos per tornare a scrivere pagine di storia calcistica, Fatih Terim non poteva più aspettare. Era il gennaio del 2022 quando l’Imperatore si separò dal Galatasaray, da lì una lunga attesa per potersi confrontare con una nuova realtà.

Quell’occasione porta i colori biancoverdi e un trifoglio sul cuore, Terim ha deciso di riprendere a fare quello che più gli piace sotto il simbolo del Panathinaikos. Un ritorno in grande stile nel calcio giocato, ma sopratutto in Europa, 23 anni dopo per la precisione, l’ultima volta fu il Milan.

Fatih Terim al Panathinaikos, torna l’Imperatore

Non ne vuole proprio sapere di smettere Terim, a 70 anni è pronto ancora a fare quello che più gli piace e che gli ha permesso di scrivere pagine importanti di storia calcistica. Decisivo l’esonero di Ivan Jovanovic, il 61enne serbo esonerato dal Panathinaikos nonostante il secondo posto in classifica a -1 dal Paok Salonicco.

Terim ripartirà da qui, darà battaglia per cercare di conquistare la vetta del campionato greco e mantenerla fino alla fine della stagione. Per lui un contratto biennale con scadenza giugno 2025, un ritorno in grande stile in Europa.

Perchè il mister di Adana ha continuato negli anni a legare il suo nome con quello del campionato turco, legandosi in maniera viscerale al Galatasaray e alla nazionale. Il suo avvento sulla panchina del Panathinaikos permette a Terim di mettere la parola fine con quella che è stata una vera e propria lontananza dal calcio europeo, ben 23 anni.

L’ultima volta fu nel 2001 con il Milan, dove però le cose non andarono benissimo, lo dimostra l’esonero arrivato dopo una sconfitta per 1-0 contro il Torino, al suo posto arrivò Ancelotti. Un’altra parentesi italiana fu con la Fiorentina nel 2000, un inizio interessante terminato però con le sue dimissioni a causa della difficile situazione economica dell’allora presidente Viola Vittorio Cecchi Gori e per differenza di vedute proprio con quest’ultimo.

Pagine di storia

Dici Terim, leggi storia. Non potrebbe essere altrimenti, il tecnico turco è uno dei nomi importanti di questo sport. Un’avventura iniziata come calciatore nel 1970 con l’Adana, cinque anni di passione prima di legarsi indissolubilmente al Galatasaray, dove racimola un bottino di 407 presenze e 27 gol in dieci anni con la maglia giallorossa addosso.

Nel 1987 parte la sua nuova avventura da allenatore sulla panchina dell’Ankaraguku per giungere nel ’96 al Galatasaray. Il primo capitolo di una storia d’amore infinita. Nei primi 4 anni riesce a portare a casa la bellezza di 4 campionati e due coppe nazionali consecutive, più la Coppa UEFA vinta nel 2000 contro l’Arsenal di Arsene Wenger, diventando il tecnico più vincente nella storia del club.

Da lì il viaggio in Italia con la Fiorentina, dove Terim arriva allo scontro con Cecchi Gori, decidendo poi per le dimissioni. L’Imperatore continua però in Italia, andando a sostituire Cesare Maldini al Milan. Anche qui le cose non vanno benissimo per lui, venendo esonerato nel novembre del 2001.

In seguito il ritorno al Galatasaray, dove farà avanti e indietro tra la panchina dei giallorossi e quella della Turchia, riuscendo però lasciare il segno solo dal punto di vista di club. Fino alle dimissioni il 10 gennaio del 2022 dopo la sconfitta contro il Giresunspor, per poi aspettare la proposta giusta, arrivata proprio dal Panathinaikos.

Una prima volta per Terim, che mai ha allenato in Grecia, ma che a 70 anni vuole dimostrare ancora una volta per il mondo del calcio ha deciso di chiamarlo Imperatore.