Dove finisce il generale e inizia lo scrittore? Magari nello stesso punto in cui finisce lo scrittore e inizia il generale. Piuttosto, in altri tempi si sarebbe messa in discussione la qualifica di “scrittore” accanto a uno come il generale Roberto Vannacci, ma non oggi, non ora, in cui Vannacci conta tanti lettori, tantissime copie del suo libro vendute e moltissimi attestati di stima sui social. Numeri su numeri fino a parlare di una possibile candidatura del discusso autore de “Il mondo al contrario” alle Europee per la Lega. Nel frattempo, domani, 27 dicembre 2023, tornerà a lavorare. Con una precisazione.

“Continuerò a lanciare il libro”: parola di Vannacci, che domani tornerà a lavorare

Durante il mio tempo libero – ha infatti detto all’agenzia Ansa – svolgo tantissime attività: leggo, scrivo, vado a nuotare, a correre, a pescare, a funghi, sto con la famiglia e, volendo, posso anche presentare il mio libro che è proprio il risultato di una mia attività artistica, culturale e ricreativa condotta, appunto, nel mio tempo libero.

Insomma, continuerà a presentare quel libro, che guarda in modo tutto suo il concetto di tolleranza, tra una pausa e l’altra del suo lavoro al Palazzo dell’Esercito a Roma. Il suo nuovo lavoro. Da domani e al termine della licenza sfruttata per presentare il suo libro, Vannacci sarà capo di Stato Maggiore del Comando delle forze operative terrestri. Un ruolo con un nome lunghissimo come nemmeno il titolo di un film della Wertmuller e per il quale dovrà anzitutto seguire un periodo di affiancamento. Come per ogni nuovo incarico che si rispetti.

Per i primi tempi seguirà un periodo di affiancamento

E un ruolo su cui si sono scatenate polemiche, fino ad arrivare alla rassicurazione del ministro della Difesa, Guido Crosetto: “Non è stata una promozione”. Però, Vannacci, alla politica continua a piacere. Nel suo tempo libero dovrà anche rispondere all’inchiesta formale su sue presunte infrazioni disciplinari.